Hong Kong, un anno di proteste – Le immagini

Il 9 giugno del 2019 milioni di persone hanno marciato per la prima volta in opposizione ai metodi illiberali della Cina. E continuano a farlo

Esattamente un anno fa centinaia di migliaia di persone si sono riunite a Hong Kong per una marcia che è diventata il simbolo della resistenza dell’ex colonia britannica contro l’autoritarismo della Cina. Nei mesi successivi i manifestanti hanno riempito le strade della città, organizzato proteste in aeroporto, nelle università e costituito un network di attivisti che anche con l’arrivo del Coronavirus è riuscito a portare avanti la resistenza tramite i canali Telegram.

Ma nelle ultime settimane la morsa della Cina è diventata sempre più stretta. A un anno dalla discussa legge sull’estradizione, miccia delle proteste, Pechino ha dato il colpo finale all’Isola. La legge sulla sicurezza nazionale presentata durante l’Assemblea del popolo è l’ultimo atto di una partita per riconsegnare definitivamente Hong Kong a Pechino.

La legge sulla sicurezza è in realtà una legge anti-proteste che impedirebbe manifestazioni non autorizzate, limitando la libertà di espressione. Ma neanche il divieto imposto lo scorso 4 giugno, giorno dell’anniversario di piazza Tienanmen, è riuscito a fermare lo spirito di protesta della città che come ogni anno ricorda il massacro avvenuto 31 anni nella storica piazza di Pechino.

E a un anno dal ritorno degli ombrelli, simbolo dell’opposizione di Hong Kong alla morsa di Pechino, i cittadini dell’Isola sono tornati ancora una volta in piazza. Gli slogan sono cambiati ma il messaggio è sempre lo stesso: «Combatti per la libertà! Stai con Hong Kong!».

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