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«Non riesco a respirare», un nuovo video di un afroamericano morto dopo l’arresto in Texas

Javier Ambler è morto il 29 marzo del 2019 dopo essere stato fermato dalla polizia. Gli agenti hanno iniziato a premere sul suo collo finché l’uomo ha perso i sensi

Emerge solo ora una nuova vittima della brutalità della polizia negli Stati Uniti, dove ormai da due settimane proseguono le proteste per la morte di George Floyd a Minneapolis. Questa volta è successo ad Austin, in Texas. È il 29 marzo 2019 quando Javier Ambler, 40enne afroamericano, viene arrestato per non essersi fermato all’alt delle autorità. Il video è stato rilasciato solo lunedì dal dipartimento della polizia di Austin.


Dopo un inseguimento Ambler scende dell’auto disarmato e con le mani alzate, ma nel bloccarlo gli agenti gli premono il collo, mentre l’uomo grida più volte «non posso respirare», fino a che non perde i sensi e muore prima dell’arrivo dei soccorsi. Nei 14 minuti di video si vede Ambler in difficoltà mentre ammanettato dice: «Ho un’insufficienza cardiaca congestizia».


Dopo alcuni minuti dall’arresto, gli ufficiali si rendono conto che Ambler non risponde. Secondo il rapporto presentato dal procuratore generale del Texas si tratta di omicidio. L’insufficienza cardiaca congestizia, la malattia cardiovascolare ipertensiva associata all’obesità patologica «in combinazione con moderazione forzata» sono state elencate come le causa della morte. Al momento nessun agente di Austin è sotto inchiesta.

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