Migliaia a Houston per i funerali di Floyd. Tra cori e lacrime, il video messaggio di Biden

Il corpo dell’afroamericano verrà ospitato nel cimitero della città natale, dove riposerà accanto a sua madre

L’ultimo saluto a George Floyd, l’uomo di 46 anni ucciso dalla polizia di Minneapolis il 25 maggio scorso, ha richiamato a Houston migliaia di persone. La chiesa di Fountain of Praise della città texana è gremita e la cerimonia funebre è iniziata alle 11 di mattino, ora locale. Il rito segue le usanze della comunità afroamericana degli Stati Uniti: musica soul, cori gospel e discorsi motivazionali che incentivano le persone a «restare unite e a ricordare George lottando per i diritti umani».


Ai lati della bara con il corpo di Floyd, due grandi teli dipinti con un mezzo busto dell’uomo, raffigurato con l’aureola e le ali di un angelo. I famigliari del defunto vestono tutti di bianco. Molte le telecamere presenti a riprendere la funzione celebrata dal reverendo Al Sharpton, leader dei diritti civili, che non perde occasione per attaccare il presidente Donald Trump : «Nemmeno una parola per il calvario di George Floyd», dice.
Sharpton ha invece ringraziato l’ex presidente Barack Obama per le parole dei giorni scorsi e per aver telefonato.


Alla fine della celebrazione, la bara viene scortata fino al Dipartimento di polizia di Houston, e il corpo di Floyd trasportato in una carrozza trainata da cavalli: riposerà accanto a sua madre, Larcenia Floyd.

La diretta del funerale

«Lasciate che la giustizia piova come acqua, questa è la volontà di Dio», recita Al Sharpton. Non è il solo religioso a parlare sul palco: per il funerale di Floyd si alternano più reverendi, amici e personalità, tra cui il sindaco di Houston Sylvester Turner. La parola chiave di tutti i sermoni è “love”, ma anche “justice” e “mercy” per la famiglia di Floyd.

EPA / David J. Phillip| The Fountain of Praise church a Houston, Texas, il 9 giugno 2020

Durante la celebrazione va in scena anche una live performance di un artista che dipinge il volto stilizzato di Floyd su una tela colorata di nero. Di tanto in tanto, in fondo alla chiesa, alcuni presenti sollevano il pugno chiuso, il simbolo delle proteste di Black Lives Matter.

EPA / Godofredo A. Vasquez | The Fountain of Praise church a Houston, Texas, il 9 giugno 2020

Il pastore Mia K. Wright parla di «momento di connessione» in riferimento a quanto successo a Floyd: «Questo è il momento in cui Dio ha riunito le persone di tutto il mondo per connetterci intorno alla vita del fratello George Perry Floyd». Da New York a Washington, intanto, arrivano immagini di decine di migliaia di persone riunitesi in contemporanea al funerale.

EPA / Godofredo A. Vasquez | The Fountain of Praise church a Houston, Texas, il 9 giugno 2020

«Mama»

Ricordando la disperazione di Floyd nell’invocare l’aiuto di sua madre mentre il poliziotto Derek Chauvin gli toglieva il fiato con il ginocchio premuto sul collo per 8 minuti e 46 secondi, la reverendo Dr. Mary White dice: «Nel momento in cui ha gridato “mama”, le orecchie di tutte le madri di questa Nazione si sono sollevate. Le orecchie di tutte le madri di questo mondo l’hanno sentito piangere».

EPA / Godofredo A. Vasquez | The Fountain of Praise church a Houston, Texas, il 9 giugno 2020

Il videomessaggio di Joe Biden: «Gli Stati Uniti non possono voltarsi dall’altra parte davanti al razzismo»

Il candidato democratico alla presidenza Joe Biden è intervenuto con un video-messaggio: «Non possiamo voltarci dall’altra parte. Non dobbiamo voltarci dall’altra parte – ha detto l’ex vicepresidente degli Stati Uniti -. Questo momento e quello che è successo a George Floyd non può essere dimenticato. Il razzismo punge l’America nella sua anima». Biden ha affermato che solo quando ci sarà giustizia per Floyd gli Stati Uniti imboccheranno la strada corretta verso una giustizia razziale.

EPA / David J. Phillip | Un momento del videomessaggio di Joe Biden, The Fountain of Praise church a Houston, Texas, il 9 giugno 2020

«Ci sono ancora abusi sistematici che affliggono la vita degli americani – ha dichiarato, prima di rivolgersi alla figlia di Floyd, Gianna, 6 anni -. So che hai molte domande da fare, tesoro. Nessun bambino dovrebbe porre queste domande, domande che troppi bambini neri hanno dovuto fare per generazioni. “Perché?”. “Perché papà se n’è andato?”».

Leggi anche: