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Il capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Sanità ha confuso la pillola abortiva Ru486 con la pillola del giorno dopo – Il video

20 Giugno 2020 - 14:43 Redazione
zaffini
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Al consigliere regionale del Pd che glielo fa notare, ribatte così: «Era solo una battuta. Quando conoscerai la metà delle cose che so io potrai brindare»

Clamoroso errore di Franco Zaffini, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione sanità al Senato che, nel corso di un dibattito online, sulla pagina Facebook del giornale Umbria24, ha confuso la pillola abortiva Ru486 con la pillola del giorno dopo. A bacchettarlo ci ha pensato Tommaso Bori, consigliere regionale del Pd, insieme alla ginecologa Marina Toschi: «Fare il capogruppo in commissione sanità significa conoscere le cose e studiare. Lei ha detto una cosa sbagliata non capendo che è sbagliata», ha tuonato il giovane dem.

A quel punto l’esponente del partito di Giorgia Meloni, ha provato a giustificarsi andando all’attacco del collega del Pd: «Era solo una battuta. Quando tu conoscerai la metà delle cose che so io potrai brindare. Vai sereno. Di politica sanitaria ne so quattro volte più di te. Non mi devi insegnare tu cos’è la Ru486». Al dibattito era presente anche Simone Pillon della Lega che, però, non è intervenuto nei due minuti di acceso confronto.

Cos’è la Ru486

La Ru486 è «un antiprogestinico di sintesi utilizzato come farmaco (in associazione con una prostaglandina) per indurre l’interruzione della gravidanza farmacologica, entro i primi 49 giorni di amenorrea; il farmaco, che si assume per via orale, è stato introdotto in Italia, dopo una lunga battaglia Radicale, solo nel 2009», si legge sul sito dell’associazione Luca Coscioni.

Cosa sta succedendo in Umbria

Intanto in Umbria la governatrice leghista Donatella Tesei ha cancellato l’aborto farmacologico e il day hospital. Questo comporta che, se le donne vogliono sottoporsi a una interruzione di gravidanza volontaria, dovranno necessariamente sottoporsi a tre giorni di ricovero presso gli ospedali della regione.

Foto in copertina da Umbria24

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