Oms: «Il desametasone funziona». Ma il virus non è mutato: «letale come prima»

Gli scienziati mantengono alto l’allarme rispetto alla virulenza del virus. Buone notizie per il farmaco corticosteroide a basso costo

Dopo aver lanciato l’allarme sulla continua accelerazione del Coronavirus nel mondo – sono stati registrati 183mila nuovi contagi in tutto il mondo nelle ultime 24 ore, il numero più alto mai registrato dall’inizio della pandemia – l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) torna a invitare alla cautela, in contrasto con chi, in Italia come altrove, teorizza che il virus stia perdendo forza.


«Stessa letalità di prima»

«Abbiamo a disposizione 49mila sequenziamenti genetici del virus ma non abbiamo visto ancora mutazioni», ha dichiarato la dottoressa Maria van Kherkove durante il consueto briefing sul Covid-19. Mike Ryan, direttore per le emergenze dell’Oms, ribadisce il concetto: «Non osserviamo alcuna variazione nella trasmissione, nella letalità o nell’impatto delle terapie». Insomma, il Coronavirus è lo stesso di febbraio e marzo.

Virus in Italia a dicembre. Ma l’origine è sempre a Wuhan

Forse anche di dicembre. «Esiste la possibilità che il virus sia circolato in nord Italia prima di quando ci si è resi conto che ci fosse», ha aggiunto Mike Ryan a proposito del nostro Paese e della scoperta della presenza del virus nelle acque fognarie già a dicembre. «Quella italiana è una scoperta importante, i dati vanno ulteriormente investigati ma al momento non cambiano le nostre ipotesi sull’origine del virus».

Ok al desametasone, un «salvavita»

Più ottimismo invece sul fronte delle terapie anti-Covid. L’Oms approva l’utilizzo del desametasone – un corticosteroide a basso costo i cui effetti sono stati studiati dall’Università di Oxford (già impegnata nello sviluppo di un vaccino anti-Covid del quale l’Italia ha già “prenotato” 400 milioni di dosi) – che il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus definisce un potenziale «salvavita». «La prossima sfida – ha aggiunto – è aumentare la produzione e distribuirlo rapidamente ed equamente in tutto il mondo, concentrandosi su dove è maggiormente necessario».

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