Coronavirus, Guerra (Oms): «I giovani si sentono inattaccabili. Bravi al Sud, ma ora rischiano grosso»

A preoccupare è l’arrivo di una seconda ondata del virus, soprattutto a settembre quando è previsto il ritorno sui banchi: «Un contagio nelle scuole rischia di diventare una bomba»

«Il Sud, che è stato bravissimo a impedire l’ingresso massiccio del virus, ora rischia grosso. A Bergamo abbiamo il 57% di sieropositivi. Al Sud sono quasi tutti suscettibili. Lì l’epidemia è pronta a scoppiare, e una volta entrato, questo virus non te lo togli più». A parlare è Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Organizzazione mondiale della Sanità in un’intervista a Repubblica. La battaglia al Coronavirus continua senza sosta e, anche se il peggio sembra essere passato, non bisogna abbassare la guardia: i contagi sono in leggero aumento e «basta un positivo per riaccendere tutto».


Cosa sta succedendo in Lombardia

Se da una parte non preoccupa particolarmente il caso Lazio, dall’altra non è chiaro cosa stia accadendo in Lombardia dove, dopo mesi, c’è ancora «una circolazione comunitaria del virus»: «Il Covid-19 è in giro ma non sappiamo esattamente dove. I contagi sono distribuiti e ricostruire i loro percorsi è difficile».


Attenzione al comportamento dei ragazzi

Guai a rinunciare a mascherine e distanziamento sociale, non è il momento: «La Spagnola ha ucciso di più nella seconda ondata» avverte Ranieri Guerra. I punti deboli, oggi, sono «i giovani che si sentono inattaccabili con situazioni di convivialità senza regole e poi resta l’incognita della scuola». «Un contagio nelle scuole rischia di diventare una bomba» spiega.

«Difficile scovare gli asintomatici»

Se dovesse arrivare una seconda ondata, l’Italia sarebbe certamente più preparata e, dunque, pronta a curare «i pazienti prima e meglio». Ancora oggi, però, resta «difficile» scovare «gli asintomatici che diffondono i contagi» senza saperlo.

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