Greta Thunberg boccia il Consiglio europeo: «Solo belle parole, ci hanno lasciato le briciole»

Per l’attivista i risultati raggiunti non sono sufficienti e ha parlato di una «completa negazione dell’emergenza climatica»

All’indomani dell’accordo raggiunto dai 27 al Consiglio europeo fiume di Bruxelles (oltre 90 ore di negoziazioni), sul Recovery Fund e il bilancio per il 2021-2027, tra chi non è soddisfatto dei risultati c’è anche l’attivista svedese Greta Thunberg. La giovane, che si batte per l’emergenza climatica, si è ancora una volta affidata a Twitter per denunciare la scarsa attenzione, a suo avviso, del Consiglio per il tema.


«Come previsto, il Consiglio europeo è risultato in alcune belle parole, alcuni vaghi, incompleti e distanti obiettivi climatici quasi impossibili da tracciare, e una completa negazione dell’emergenza climatica. Finché continueremo a giocare alle loro condizioni, questo è tutto ciò che otterremo: le briciole rimaste», ha twittato Thunberg.


«Possiamo avere quante riunioni vogliamo, ma finché l’emergenza climatica non viene tratta come una vera emergenza non ci sarà alcuna azione», ha concluso l’attivista che ha chiesto di firmare la lettera destinata ai leader europei.

L’attivista ha annunciato inoltre che donerà 100mila euro per combattere la diffusione del Coronavirus nell’Amazzonia brasiliana. Fondi che derivano dal premio di un milione di euro ricevuto dall’attivista nell’ambito del progetto Gulbenkian per l’Umanità. Altri 100mila andranno alla Stop Ecocide Foundation «per sostenere il loro lavoro e rendere l’ecocidio un crimine internazionale».

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