Caso Palamara, Davigo resta giudice nel processo disciplinare al pm. E il Csm non investirà la Consulta

Palamara ha citato Davigo come testimone a suo discarico: da qui l’istanza di ricusazione (bocciata)

Piercamillo Davigo resta giudice nel processo a carico del pm romano Luca Palamara davanti alla Sezione disciplinare del Consiglio Superiore della magistratura. Il tribunale delle toghe infatti ha respinto la richiesta di ricusazione presentata dalla difesa del pubblico ministero sospeso dalle funzioni e dallo stipendio e sotto inchiesta per corruzione a Perugia. Palamara ha citato Davigo come testimone a suo discarico: da qui l’istanza di ricusazione, con l’ipotesi – bocciata – che Davigo non potesse ricoprire due ruoli nello stesso processo. E non è l’unica istanza presentata dalla difesa di Palamara oggi. La Sezione disciplinare del Csm ha infatti dichiarato manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale, sollevata con riferimento alla mancata previsione che, sull’istanza di ricusazione decidano le sezioni unite della Cassazione.


In copertina ANSA/ALESSANDRO DI MEO | L’ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara, davanti alla sezione disciplinare Csm, per ‘mercato toghe’, Roma, 21 luglio 2020.


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