Hong Kong, libero su cauzione il magnate dei media pro-democrazia Jimmy Lai: incoraggia i suoi a «combattere»

Lai era stato arrestato in un blitz delle forze dell’ordine lo scorso 10 agosto. 36 ore dopo è stato rilasciato su cauzione: «La libertà di stampa di Hong Kong è appesa a un filo»

L’arresto non ha scoraggiato Jimmy Lai, il magnate dei media pro-democrazia di Hong Kong. Nella visita fatta alla newsroom dell’Apple Daily, il tabloid da lui fondato e in prima linea nel sostegno alle proteste, Lai ha sollecitato i suoi giornalisti a «continuare a combattere».


«Combattiamo, combattiamo», ha detto il giornalista e attivista nel suo intervento trasmesso in diretta su Facebook. «Grazie a tutti voi. Abbiamo il sostegno del popolo di Hong Kong. Non possiamo deluderlo».


Lai era stato arrestato lo scorso lunedì 10 agosto – insieme ad altre 9 persone, tra cui suo figlio e l’attivista Agnes Chow – sulla scia della nuova legge che regola la sicurezza nazionale imposta da Pechino su Hong Kong per arginare le proteste. L’11 agosto, dopo 36 ore di detenzione, era stato poi rilasciato su cauzione.

In quelle ore, l’Apple Daily aveva fortemente condannato l’operazione, definendola un abuso di potere da parte delle autorità. «La libertà di stampa di Hong Kong è ora appesa a un filo – aveva scritto la redazione in un comunicato – ma il nostro team rimarrà pienamente concentrato sul suo dovere, quello di difendere la libertà di stampa».

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