Scuola, la lezione di Maria Montessori 150 anni dopo. Mattarella: «Sia un esempio in questo momento di crisi»

Un secolo e mezzo fa nasceva la donna che ha rivoluzionato la pedagogia. «Con le sue intuizioni ha creato un modello educativo che ha fatto scuola nel mondo», ha detto il presidente della Repubblica

C’è Jeff Bezos, l’uomo più ricco al mondo e fondatore di Amazon. Ci sono le menti dietro alla nascita di Google, Larry Page e Sergey Brin, e quella che ha dato vita a Microsoft, il filantropo e miliardario Bill Gates. La lista è lunga. Oltre ad aver rivoluzionato i loro campi e ad essere padroni della Silicon Valley c’è un’altra cosa che questi geni e innovatori del nostro tempo hanno in comune: l’aver frequentato per un periodo della loro vita scuole Montessori.


«Il 31 agosto di 150 anni fa nasceva Maria Montessori, una donna che con le sue straordinarie intuizioni ha creato un modello educativo che ha fatto scuola nel mondo», ha detto oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricordando l’anniversario della nascita della pedagogista italiana.


E proprio mentre la scuola italiana sta affrontando uno dei suoi periodi più critici a causa della pandemia da Coronavirus e del caos sulle riapertura Mattarella ricorda quanto la comunità della scuola «sia risorsa decisiva per il futuro della comunità nazionale, proprio in quanto veicolo insostituibile di socialità per i bambini e i ragazzi: ne comprendiamo ancor più l’importanza dopo le chiusure imposte dalla pandemia».

L’esempio per il presidente della Repubblica da seguire è sempre quello di Maria Montessori per «affrontare efficacemente le responsabilità di questo momento difficile». Ma a 150 anni dalla sua nascita, l’eredità di Montessori, oltre alla sua personalità, e una lunga carriera nel campo della ricerca medica è un metodo che ha portato all’apertura di migliaia di scuole in tutte il mondo.

«Proprio negli anni più duri del Novecento – ricorda il presidente della Repubblica – Maria Montessori è riuscita a infrangere antichi pregiudizi, dimostrando la irragionevolezza di metodi di insegnamento basati sull’autoritarismo e contrastando pratiche di emarginazione ai danni di chi era sofferente o veniva considerato diverso, aprendo la strada a un percorso di crescita dei bambini basato sulla piena espressione della loro creatività, nella formazione responsabile alla socialità».

La vita di Maria Montessori, aggiunge il Capo dello Stato, «è stata anche simbolicamente una storia di libertà, di intelligenza, di creatività femminile. Sono tante le insegnanti, le educatrici, le operatrici scolastiche che continuano oggi a impegnarsi con la medesima passione».

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