Coronavirus, il vaccino di Novavax nella fase 3: per gli esperti è uno dei più promettenti. In Brasile rinviato senza data il Carnevale di Rio 2021

Sono salii a 32,1 milioni i casi di Coronavirus nel mondo, mentre le vittime sono a quota 981 mila. Stando ai dati della Johns Hopkins Univesity, il bilancio più pesante riguarda gli Stati Uniti con quasi 203 mila vittime, seguiti dal Brasile con 139.808 e l’India con oltre 91 mila morti

USA

EPA/JIM LO SCALZO | La sede centrale della società Novavax a Gaithersburg, nel Maryland, Usa

La società americana Novavax ha annunciato l’avvio della fase 3 del suo vaccino contro il Coronavirus a partire dal Regno Unito, dove saranno somministrate due dosi a 5 mila volontari a 21 giorni di distanza, mentre altri 5 mila riceveranno un placebo. A novembre la fase 3 del vaccino di Novavax dovrebbe partire anche negli Stati Uniti. Si tratta del quinto studio arrivato alla fase avanzata all’interno dell’operazione Warp speed, il piano federale americano che punta ad accelerare l’introduzione sul mercato di un vaccino contro la Covid-19. Lo studio di Novavax, che finora non ha mai portato sul mercato un suo vaccino, è indietro di mesi rispetto ad altri concorrenti in stato più avanzato di sperimentazione, ma secondo gli esperti rappresenta uno dei vaccini più promettenti per il contrasto al Coronavirus. Come riporta il New York Times, già nei test sulle scimmie, il vaccino ha dimostrato una forte protezione. Un risultato confermato anche sui primi test sull’uomo, come riportano gli studi pubblicati sul New England Journal of Medicine. In quei primi studi, i volontari hanno prodotto livelli sorprendentemente alti di anticorpi contro il Coronavirus.


BRASILE

EPA/Antonio Lacerda | Il Sambodromo di Rio de Janeiro

Il prossimo carnevale di Rio de Janeiro nel febbraio 2021 è stato rinviato a data da destinarsi, dopo la decisione della Lega indipendente delle scuole di samba della capitale brasiliana. Ancora troppo alti i rischi legati alla pandemia, in un Paese che finora ha registrato quasi 140 mila vittime. Una situazione che già oggi ha messo in ginocchio le scuole di samba brasiliane, alle prese con una profondissima crisi economica, come ha spiegato il presidente della Liesa, la lega della scuole di samba, Jorge Castanheira. Manca ancora la conferma ufficiale del Comune di Rio, sebbene già la scorsa settimana, riporta il Guardian, l’agenzia di promozione turistica comunale aveva dichiarato all’Associated press di non poter garantire una data per la ripresa dei grandi eventi pubblici, in assenza di un vaccino.


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