Coronavirus, il Viminale scrive ai prefetti: «Possibile disporre strade a numero “chiuso” o vietate per alcuni giorni»

di Fabio Giuffrida

Il ministero dell’Interno ha inviato una circolare ai prefetti per fornire alcuni chiarimenti sulla gestione territoriale dei controlli utili ad arginare i contagi

Per garantire la sorveglianza capillare di piazze e strade serve un continuo controllo del territorio, dunque più forze dell’ordine che possano assicurare il rispetto dell’ultimo Dpcm anti-Coronavirus. Per questo motivo il Viminale ha inviato una circolare ai prefetti chiarendo che, a gestire le forze dell’ordine e «tutti gli altri attori della sicurezza territoriale», quindi anche gli agenti della polizia locale, saranno i questori. A disposizione anche i militari di Strade sicure.



La chiusura delle strade

La chiusura delle strade sarà possibile «solo in determinati giorni della settimana», magari quelli «caratterizzati da un più intenso afflusso di persone». Si potrà disporre anche una chiusura parziale delle strade o delle piazze, restringendo, cioè, «l’accesso senza interdirlo totalmente, con il contingentamento degli ingressi».

Provvedimenti che dovranno essere comunicati tempestivamente ai cittadini e alle associazioni di categoria, nell’ambito di una stretta collaborazione tra sindaci e prefetti, sentite sempre le autorità sanitarie locali. In merito al rispetto degli orari per i bar è previsto un regime di tolleranza, ovvero non sarà sanzionato chi sfora di poco i limiti previsti. Ma solo se si tratta di una manciata di minuti, evitando dunque comportamenti elusivi.

Poteri ai sindaci

La circolare, infine, ricorda che già il Dpcm del 26 aprile del 2020 «ha attribuito temporaneamente al sindaco il potere di disporre la chiusura di specifiche aree in cui non fosse stato possibile assicurare il distanziamento interpersonale». Insomma, la palla passa ai sindaci.

Foto in copertina di repertorio: ANSA /PAOLO SALMORAGO

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