L’ultimo saluto al teatro «ucciso dal governo»: a Padova va in scena la protesta di attori e spettatori – Il video

di Redazione

Il Teatro ai Colli ha recitato il proprio funerale simbolico sulle note di “Don’t Cry Baby” cantata da Etta James. Nel mirino le norme dell’ultimo Dpcm anti-Coronavirus

Ieri sera al Teatro ai Colli di Padova è andato in scena uno spettacolo molto particolare: il funerale del teatro stesso, costretto a chiudere dal nuovo Dpcm. Dalle 22 alle 23.30 attori e spettatori sono saliti sul palco per dare l’ultimo saluto alle rappresentazioni, sfiorando con la mano una bara di legno sulle note di Don’t Cry Baby cantata da Etta James. E la protesta ha assunto toni drammatici: «Un atto dovuto per ricordare la vittima di un assassinio ad opera del governo. Un atto dovuto per ricordare che il mondo del teatro esiste, o forse esisteva. Un atto, come quelli che non vedremo più in scena», si legge infatti sulla pagina Facebook del Teatro ai Colli.


Attivo fin dagli Anni 60, il Teatro ai Colli rappresenta un punto di riferimento per tante compagnie e associazioni attive nella città veneta. Gioele Peccenini, che lo guida da sei anni, a maggio era speranzoso e dichiarava alla stampa locale: «Abbiamo dovuto chiudere anticipatamente questa stagione di prosa, ma stiamo lavorando per la prossima, che riparte a ottobre. Sarà importante tenere conto delle distanze di sicurezza, anche noi attori dovremo ripensare alle nostre produzioni. Non possiamo pensare di portare in scena solo monologhi». Stavolta, invece, è toccato recitare un funerale.


Video: Teatro ai Colli / Facebook

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