Coronavirus, i numeri in chiaro. Il virologo Maga: «Troppo semplice chiuderci in casa». E sul Dpcm: «Non è stato digerito perché non è stato spiegato»

di Fabio Giuffrida

Il virologo non è d’accordo con chi sostiene di voler fare i tamponi solo ai sintomatici: «Così rischiamo che chi non presenta sintomi finisce per portare in giro il virus»

«Si sapeva che saremmo arrivati a questo punto, a un numero di decessi e ricoverati sempre in aumento giorno dopo giorno. Si comincia a vedere un carico significativo sulla capacità assistenziale, dunque sui nostri ospedali, basta guardare i numeri delle terapie intensive, al momento gestibili, almeno sulla carta». A parlare a Open è il virologo Giovanni Maga alla luce dei dati di oggi. Quasi 22mila contagi da Coronavirus, 127 persone in più in terapia intensiva e 221 decessi.


«Le regole vanno spiegate bene ai cittadini»

Secondo il virologo, è arrivato il momento di «fare un piano di contenimento perché i mesi che ci aspettano saranno difficili». Questo, dunque, è il momento di fare «un’informazione chiara e trasparente» evitando di far passare le ultime misure «come imposizioni»: «I cittadini non hanno digerito il nuovo Dpcm né capito il senso di queste regole perché non sono state spiegate bene».


«Troppo semplice chiuderci in casa ma non si può»

«Il virus possiamo rallentarlo, non fermarlo – ha aggiunto Maga -. La soluzione più “semplice” sarebbe chiuderci in casa per due mesi ma non si può». E per evitare un lockdown, adesso, bisognerebbe «aumentare la capacità di tracciamento»: «Non sono d’accordo con chi sostiene di voler fare i tamponi solo ai sintomatici, altrimenti rischiamo che chi non presenta sintomi finisce per portare in giro il virus».

Grafiche di Vincenzo Monaco

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