La Nuova Zelanda ha legalizzato l’eutanasia ma non l’uso della cannabis

Il risultato è vincolante e la legge entrerà in vigore a novembre 2021. Favorevole anche la premier Ardern

La Nuova Zelanda ha detto sì all’eutanasia per i malati terminali, una vittoria per quanti sostengono che le persone che soffrono di dolori atroci debbano essere libere di decidere come e quando porre fine alla propria esistenza. La legalizzazione è arrivata con un referendum che si è svolto lo scorso 17 ottobre, in contemporanea con le elezioni politiche vinte dai laburisti di Jacinda Ardern. I risultati preliminari sono stati diffusi oggi. C’era anche un secondo quesito sulla legalizzazione della cannabis, che invece è stato respinto. Sulla base dei voti già scrutinati è possibile dire che il sì ha vinto con il 65,2%, mentre i no sono stati il 33,8%. Per contro, solo il 46,1% dei neozelandesi ha detto sì alla legalizzazione della cannabis e il 53,1% ha votato no.


L’esito del referendum sull’eutanasia è vincolante e la legge entrerà in vigore a novembre 2021. L’eutanasia sarà gestita dal ministero della Salute neozelandese. A sostegno della legge si era schierata anche la premier Arden, che a giugno 2019 aveva dichiarato: «Credo che esistano una serie di convinzioni fortemente radicate e che le persone abbiano il diritto di mantenerle, ma in definitiva voglio che le persone facciano le loro scelte a livello individuale. E il modo migliore per farlo è consentire loro di avere questa possibilità e votare a favore della legge».


Video: nzherald.co.nz

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