Coronavirus, De Luca sull’ipotesi lockdown a Milano e Napoli: «Una stupidaggine. No a misure “mezze mezze”» – Il video

di Redazione

«Nessuno si permetta di immaginarlo. Le uniche misure serie ed efficaci sono quelle nazionali», ha detto il presidente. E sulle responsabilità: «La situazione si è enormemente aggravata per i ritardi del governo»

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha parlato della situazione Covid e dell’ipotesi lockdown per le metropoli, circolata negli ultimi giorni. «L’ultima stupidaggine che ho sentito riguarda la chiusura di territori interi, come Milano e Napoli. Sono misure “mezze mezze”, nessuno si permetta di immaginarle – ha detto il governatore con tono perentorio -. Per il livello di gravità a cui è arrivato oggi il contagio, le uniche misure non solo serie, ma efficaci, sono misure di carattere nazionale. Il resto è tempo perso, ipotesi intollerabili».


Poi ha puntato il dito contro le responsabilità del governo: «Non è stato definito un piano di aiuti socioeconomici di medio respiro», ha detto De Luca. «Noi avremo davanti questo problema per i prossimi sei mesi e dunque dobbiamo ragionare per i prossimi sei mesi sugli aiuti economici alle categorie colpite», ha proseguito il governatore. «Oggi la situazione si è enormemente aggravata anche per i ritardi che ha avuto il governo e che continua ad avere».


Il chiarimento dopo l’uscita sulla «mammina»

Poi De Luca è intervenuto sulla polemica nata ieri, 30 ottobre, a seguito di alcune sue parole. Il governatore aveva criticato la madre di una bambina che, intervistata da una testata giornalistica, aveva detto «che sua figlia, in lacrime, voleva tornare a scuola per imparare a scrivere». De Luca ha chiuso le scuole fino a fine ottobre per cercare di contenere la nuova ondata di contagi da Coronavirus.

«Qualcuno ha interpretato una mia battuta come non rispettosa verso le mamme costrette a fronteggiare le chiusure scolastiche», ha scritto oggi il presidente sui social. «Sinceramente non c’è nulla di più lontano dal mio pensiero. Ho inteso solo richiamare tutti a legare ogni valutazione alla realtà del contagio nelle scuole. E ho inteso richiamare il governo all’obbligo di dare immediatamente una mano, in aiuto alle tante mamme per le quali vi sono difficoltà».

Tutto un malinteso, dunque. Anzi no, «nessun equivoco»: «Nella diretta ho anche inteso polemizzare con alcuni organi di informazione, con chi non spiega nei servizi quali sono i dati oggettivi e non ignorabili del contagio. Rivolgo solidarietà piena alle mamme e mi impegno concretamente, non a parole, a dare loro una mano».

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