La Campania chiude fino a fine ottobre scuole e università (matricole escluse). Azzolina su tutte le furie: «Decisione gravissima»

di Chiara Piselli

La ministra: «È sbagliato e inopportuno». L’ordinanza vieta feste e cerimonie civili o religiose e sospende le attività dei circoli ludici e ricreativi. È vietata anche la vendita con asporto per la ristorazione oltre le 21

Appena due ore dopo la pubblicazione del bollettino dell’epidemia, la Campania è già alle prese con la pubblicazione di un’ordinanza che inasprisce le restrizioni per il contenimento dei contagi da Coronavirus. Il presidente Vincenzo De Luca lo aveva detto: con più di mille casi al giorno si passa a misure drastiche. Oggi i nuovi positivi sono +1.127 (record assoluto) e sebbene non si parli di lockdown locale le misure finite sul documento che si appresta a firmare De Luca sono decisamente severe. Si va dalla limitazione delle occasioni di assembramento pericolose – in ambito privato e pubblico – alla riduzione della mobilità su trasporto pubblico, che resta sempre difficilmente controllabile.


In particolare, in base all’ordinanza:


  • sono sospese le attività didattiche ed educative in presenza a partire da domani, 16 ottobre, e fino al 30 nelle scuole primarie e secondarie, a causa del livello di contagio altissimo registrato anche nelle famiglie e derivante da contatti nel mondo scolastico. Si passerà dunque all’opzione didattica a distanza malgrado la contrarietà del governo;
  • sono sospese le attività didattiche e di verifica in presenza nelle università, fatta eccezione per quelle relative agli studenti del primo anno;
  • sono vietate le feste, anche conseguenti a cerimonie, civili o religiose, in luoghi pubblici, aperti pubblico e privati, al chiuso o all’aperto, con invitati estranei al nucleo familiare convivente;
  • sono sospese le attività di circoli ludici e ricreativi;
  • gli enti e gli uffici devono differenziare gli orari di servizio giornaliero del personale in presenza;
  • a tutti gli esercizi di ristorazione è fatto divieto di vendita con asporto dalle ore 21. Resta consentito il delivery senza limiti di orario.

L’unità di crisi della Regione ha poi fatto sapere che da subito si procederà a riconvertire tutti i reparti delle strutture ospedaliere per provvedere al fabbisogno di posti letto di degenza per i malati di Covid. Al momento, infatti, la situazione negli ospedali è allarmante. In tutta la Regione risultano al momento occupati 762 posti lettosu un totale di 820. E anche sul fronte delle terapie terapie intensive la situazione si fa rapidamente seria: ci sono 66 pazienti ricoverati su un totale di 110 posti letto.

Tutte le misure contenute varate nelle ultime, precisa il presidente De Luca se ce ne fosse bisogno, vanno naturalmente ad aggiungersi a quelle già in vigore con precedenti ordinanze. Resta dunque obbligatorio indossare la mascherina, come deciso ormai due settimane fa.

Azzolina sulle scuole chiuse: «Decisione inopportuna»

«È una decisione gravissima e profondamente sbagliata e anche inopportuna». Questa la reazione senza mezzi termini della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina che se la prende con il presidente De Luca. «Sembra ci sia un accanimento del governatore contro la scuola. In Campania lo 0,75% degli studenti è risultato positivo a scuola e di certo non se lo è preso a scuola. La media nazionale è 0,80%. Se c’è crescita contagi non è di certo colpa della scuola».

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