Attesa per il via libera della Commissione Ue all’acquisto del vaccino Pfizer-BioNTech: all’Italia 27 milioni di dosi

di Redazione

La decisione è cruciale. L’Italia avrà accesso, per ora, al 13,51% delle 300 milioni di dosi prenotate dall’Ue. La ripartizione avviene sulla base della popolazione di ogni Stato membro

L’accordo tra la Commissione Ue e Pfizer-BioNTech per l’acquisto di 300 milioni di dosi del vaccino anti-Covid sarà al vaglio dell’esecutivo comunitario nella giornata di oggi, mercoledì 11 novembre. Ad annunciarlo è il portavoce della Commissione, Eric Mamer. La decisione è cruciale: gli Stati membri sceglieranno poi a quale condizioni parteciparvi. L’Italia avrà accesso, per ora, al 13,51% delle 300 milioni di dosi prenotate dall’Ue (200 milioni più un’opzione per altre 100 milioni di dosi). Il nostro Paese avrà dunque diritto a 27,2 milioni di dosi. Stando a quanto si apprende, le ulteriori 100 milioni di dosi fanno parte di un altro accordo che verrà firmato nei prossimi giorni, i cui criteri di distribuzione saranno diversi.


«La ripartizione – spiegano dalla Commissione Ue – avviene sulla base della popolazione di ciascun Stato membro rispetto al totale degli abitanti dell’Ue». Il dato si ricava da fonti Eurostat. Ma la percentuale di dosi per l’Italia potrebbe anche essere più alta: con la procedura che partirà domani dopo il via libera del collegio dei commissari Ue, le capitali avranno cinque giorni per presentare eventuali opt out. In caso di astensioni aumenteranno le dosi per gli altri Paesi.


Secondo quanto scrive la Bild, citando fonti Ue, il contratto con la BioNTech «è pronto». In un’intervista alla tv tedesca Phoenix, il leader del Ppe Manfred Weber aveva assicurato: «I contratti saranno firmati nelle prossime ore e saranno giuridicamente ancorati attraverso le decisioni della Commissione di domani».

Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, ha commentato: «La Commissione Europea ha già firmato tre contratti con le aziende farmaceutiche e sta per firmarne altri quattro, per un totale di sette aziende in corsa per il vaccino. Al termine di queste valutazioni, quando il vaccino sarà stato sperimentato con successo, saremo già in possesso di tante dosi, perché queste sono già in corso di produzione, e quindi immediatamente distribuibili. Non occorreranno altri mesi».

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