Migliaia di regali, attesissimi e anonimi. I Nipoti di Babbo Natale esaudiscono i desideri di chi vive nelle Rsa

di Maria Pia Mazza

Anche nel mezzo di una pandemia la onlus “Un sorriso in più” non ha abbandonato la propria campagna natalizia per gli anziani ospiti nelle Rsa

A poco più di un mese dal Natale, mentre esperti e politici dibattono sulla possibilità o meno di riduzione delle restrizioni nelle zone rosse, c’è chi sa già come e dove trascorrerà le festività. Parliamo degli anziani nelle Rsa, duramente colpiti dalla pandemia di Coronavirus durante la prima ondata. Mai come quest’anno è emersa tutta la fragilità, la solitudine e l’impotenza davanti a un virus che ha messo in ginocchio il mondo intero, e che ha certamente acuito il malessere generale, incluso quello degli anziani. 


Sussistendo già dei limiti intrinsechi alla condizione dell’essere ospite di queste strutture, a cui si aggiungono inevitabilmente quelli di massima attenzione per evitare i contagi, nel ritorno a una sorta di vita “normale” – se tale termine può ancora aver senso – a molti ospiti delle residenze per anziani non resta che sperare ed esprimere qualche piccolo desiderio all’apparenza – talvolta – banale, ma spesso dato per scontato. 


Un paio di calzettoni caldi, uno scialle, un cappello, una pianta, un piccolo profumo, delle ciabatte, una maglia nuova, una tuta, nuovi indumenti intimi, un bastone per aiutarsi a camminare, della carta per scrivere, dei pastelli per colorare, un dolce tradizionale, dei biscotti, uno strumento musicale, un bijoux, un regalo per altri o da condividere con gli altri: sono solo alcuni delle migliaia di desideri espressi di alcuni anziani residenti nelle Rsa italiane per questo Natale. 

La campagna “Nipoti di Babbo Natale”

Ed è in questo contesto che si inserisce una parte dell’attività della onlus Un sorriso in più che, per il terzo anno consecutivo, ha avviato la campagna Nipoti di Babbo Natale. Una iniziativa che quest’anno assume un significato ancor più particolare, come spiegato dal professor Marco Trabucchi, direttore scientifico del Gruppo di Ricerca Geriatrica di Brescia e Presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria: «Farà ricordare a chi è all’interno delle case di riposo la generosità di chi sta fuori, farà sentire agli anziani che anche per loro c’è uno spazio di Natale, uno spazio di amore, di affetti e di vicinanza».

Come funziona

Quotidianamente, e più volte al giorno, sul portale dedicato alla campagna Nipoti di Babbo Natale gli operatori delle Rsa italiane caricano i desideri degli anziani ospiti delle loro strutture. Scorrendo tra i vari desideri chiunque (purché maggiorenne) può decidere di contribuire a realizzare uno o più, cliccando sul tasto “Voglio regalare” e divenendo un “nipote”. Una volta inseriti tutti i campi nell’apposito modulo, dopo aver riservato il regalo da fare, si verrà ricontattati dalla Rsa di riferimento dell’anziano/a, al fine di accordarsi sulle modalità di acquisto e consegna – a distanza – del regalo. I desideri possono essere filtrati per regione, o per città, o piuttosto per fascia di prezzo, affinché tutti – anche nel loro piccolo – possano contribuire.

Le edizioni passate

L’iniziativa lo scorso anno aveva coinvolto 91 case di riposo sparse in tutta Italia, realizzando 2.550 desideri, documentati sui diversi canali di comunicazione dell’associazione. Ma quest’anno, anche grazie al tam-tam sui social network, l’iniziativa sembra andare molto più velocemente e sta raccogliendo attorno a sé molta più generosità, tant’è che nell’arco di una sola giornata sono stati riservati oltre 650 desideri, che verranno a breve realizzati dai “nipoti” a distanza che han dato la propria disponibilità a sostenere le spese per esaudirli.

Può dunque succedere che nella pagina in cui si sceglie quale desiderio far realizzare possa apparire una lista – temporaneamente – vuota: significa che sino a quel momento tutti i desideri precedentemente inseriti son stati riservati. Ma tornando successivamente sul sito, in altre ore della giornata o nei giorni successivi, si potrebbero trovare nuovi desideri da realizzare. Piccoli desideri che spesso ne celano di più grandi e comuni a tutti, di questi tempi, fuori e dentro le Rsa, a prescindere dall’età.

Desideri come quello della signora Dolores, 89 anni: «Sono una signora a cui piace stare molto in compagnia e giocare a carte. Quando non c’era questo virus andavo sempre in giro con i miei figli, a volte per andare al supermercato, a prendere il tè o a mangiare la cotoletta al mare». «Per Natale vorrei ricevere un golfino, così quando potrò finalmente uscire, sarò bella e ordinata – prosegue la signora Dolores -. Spero che quando sarà tutto finito io possa di nuovo andare a vivere. Sarà un giorno speciale».

Foto di copertina: Il signor Antonio / Uff. Stampa Nipoti di Babbo Natale

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