Da oggi tamponi di massa in Alto Adige, code lunghissime a Bolzano. L’esperto: «Così azzeriamo i contagi per dicembre»

di Giovanni Ruggiero

L’obiettivo dello screening di massa che durerà da oggi fino a domenica 22 novembre è quello di individuare tutti i positivi asintomatici, metterli in isolamento e bloccare la diffusione del virus. Gli esperti altoatesini sono ottimisti

È partito con code lunghissime lo screening di massa in Alto Adige che fino a domenica punta a fare il tampone sul Coronavirus per 350 mila persone, circa il 70% della popolazione. Il piano voluto dal presidente della provincia autonoma, Arno Kompatscher prevede tamponi gratuiti con partecipazione volontaria e si svilupperà per i prossimi tre giorni. Nonostante però fossero state previste delle «finestre temporali» per i test, con i volontari organizzati in base alle vie e al numero civico, i primi assembramenti si sono già visti a Bolzano, dove poco dopo le 8 l’attesa ha inevitabilmente portato in fila decine di persone.



La speranza degli esperti altoatesini era di assistere a una larga partecipazione. E così sembra accadere stando a quel che accade già dalle prime ore. Una condizione fondamentale, secondo il biostatistico Markus Falk, che collabora con l’Euroac Research di Bolzano, perché lo screening di massa raggiunga il suo obiettivo, cioè isolare i positivi asintomatici da subito: «Se partecipa almeno il 70% della popolazione – ha detto al Corriere dell’Alto Adige – in base alle mie stime la diffusione del Coronavirus si abbasserebbe in fretta, facendoci tornare ai valori di questa estate, già il 7 dicembre».

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