Coronavirus, negli Usa si discute sul vaccino ad anziani e operatori sanitari. In Brasile quasi 700 morti in 24 ore

di Redazione

In arrivo le raccomandazioni del Cdc per la scelta delle fasce di popolazione che avranno la precedenza. Ma sulle Rsa non sono tutti d’accordo. A San Paolo nuove restrizioni

Usa

EPA/CJ GUNTHER | La sede di Moderna a Norwood, Massachusetts

La scelta delle fasce di popolazione da vaccinare in via prioritaria contro il Coronavirus tiene banco anche negli Stati Uniti. Un gruppo di esperti del Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), l’agenzia sanitaria statunitense contro le malattie, ha raccomandato che ricevano prima il vaccino gli ospiti e i dipendenti delle case di riposo e gli operatori sanitari che sono più esposti al rischio di contagio. Tuttavia, le dosi – almeno inizialmente – potrebbero non bastare.



Gli ospiti delle case di riposo e i sanitari che si prendono cura di loro sono circa 3 milioni. In queste strutture, peraltro, s’è verificato il 39% delle morti per Coronavirus negli Usa, scrive il New York Times. Gli operatori sanitari sono invece 21 milioni in tutto. Pfizer e Moderna hanno stimato che saranno in grado di vaccinare al massimo 22,5 milioni di americani entro la fine dell’anno. Per le prime dosi, però, toccherà agli Stati decidere chi avrà la precedenza.

L’ultima parola agli Stati

La raccomandazione del Cdc è stata votata da 13 membri su 14. A votare contro è stata la dottoressa Helen Talbot, una specialista di malattie infettive della Vanderbilt University, che ha espresso riserve nell’indicare gli ospiti a lungo termine delle case di riposo tra i gruppi prioritari perché a suo avviso la sicurezza dei vaccini non è stata studiata in questa particolare fascia di popolazione. Il capo dei Cdc Robert Redfiled dovrebbe decidere entro oggi, 2 dicembre, se accogliere la proposta degli esperti. La decisione finale spetta comunque ai governatori, che in genere seguono le raccomandazioni dei vertici sanitari.

Brasile

EPA/BIONTECH | Il vaccino di Pfizer e BioNTech

Sono oltre 52 mila i contagi e 697 i decessi per Covid registrati in Brasile nelle ultime 24 ore. Il totale delle vittime dall’inizio della pandemia sale così a 173.862 mentre il bilancio complessivo delle infezioni è di 6.388.526. Ieri, intanto, lo Stato di San Paolo – il più colpito dalla pandemia in Brasile – ha imposto nuove restrizioni nel tentativo di arginare il contagio. Bar e ristoranti chiuderanno alle 22.

Sul fronte del vaccino anti-Covid, nelle ultime ore il ministero della Salute brasiliano ha escluso l’acquisto delle dosi della Pfizer per le difficoltà di conservazione a -70 gradi. Il ministero brasiliano ha infatti annunciato che nel Piano nazionale di vaccinazione saranno inclusi solo vaccini che possono essere conservati a temperature più contenute. Il responsabile della Vigilanza alla Salute pubblica del ministero, Arnaldo Medeiros, ha detto che il Brasile sceglierà vaccini «preferibilmente in dose unica e termostabili per un lungo periodo, visto che la nostra rete di conservazione si basa in circa 34 mila camere a temperature comprese tra 2 e 8 gradi».

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