Ilaria Cucchi rischia il processo dopo essere stata querelata da Matteo Salvini: «Lo affronterò a testa alta»

di Redazione

La procura di Milano aveva chiesto l’archiviazione. Ora la sorella del geometra romano ha ricevuto la citazione in tribunale: lei come indagata, il leader della Lega come «persona offesa»

«Potrei andare a processo. E lo farò a testa alta». Parola di Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano, il geometra romano morto a Roma il 22 ottobre del 2009 mentre era sottoposto a custodia cautelare. E querelata dal leader della Lega Matteo Salvini. «Io e Matteo Salvini siamo stati citati davanti al tribunale di Milano il 23 febbraio alle ore 14. Io come indagata e lui come ‘persona offesa’», scrive Ilaria Cucchi su Facebook. «Mi ha querelata perché, dopo le sue dichiarazioni rese al momento della sentenza della Corte d’Assise di Appello che condannava, dopo 10 anni, i carabinieri ritenuti colpevoli dell’uccisione di mio fratello io replicai duramente dicendogli, tra le altre cose, che era uno ‘sciacallo’», prosegue Ilaria. «Mesi dopo mi è stato chiesto se per caso intendessi rettificare quelle dichiarazioni. Non l’ho fatto».


«Questo dimostra che la droga fa male», aveva risposto il leader del Carroccio a una domanda di Fanpage.it sulla sentenza di condanna per i carabinieri che hanno ucciso a botte Stefano Cucchi. Salvini e anche altri esponenti politici e della Lega hanno attaccato più volte la famiglia di Stefano e insistito sull’ipotesi che la morte fosse stata invece provocata dal consumo di droghe: Gianni Tonelli aveva detto che Cucchi era morto per la «vita dissoluta che faceva». Il giorno dopo quelle parole di Salvini la sorella di Stefano aveva replicato: «Che c’entra la droga? Salvini perde sempre l’occasione per stare zitto». Per poi contro-querelare l’ex vice premier.


La procura di Milano, dal canto suo, aveva chiesto l’archiviazione perché quelle di Cucchi sono dichiarazioni che, scrive, «devono essere valutate nel loro complesso, alla luce del clima di continui e pregressi attacchi alla figura del defunto fratello. Quindi la frase pronunciata dal Senatore Salvini in concomitanza della emissione della sentenza di condanna – momento di forte dolore per la famiglia Cucchi allorquando sarebbe stato auspicabile il silenzio generale – abbia solo esacerbato gli animi dei parenti della vittima, inducendo l’indagata a proferire l’espressione ’sciacallo’ per mera reazione, con il palese intento di utilizzare tale termine nella reale accezione di ‘chi approfitta cinicamente delle disgrazie altrui’».

«Ora potrei andare sotto processo ma lo farò a testa alta», conclude la sorella di Stefano.

In copertina ANSA/Angelo Carconi | La sorella di Stefano, Ilaria Cucchi, durante il programma tv Rai “Mezz’ora In Più” condotto da Lucia Annunziata, Roma, 17 novembre 2019.

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