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Coronavirus in Veneto, 1.884 nuovi positivi e 91 morti. Zaia: «Terapie intensive in calo. Ma attenti, non è finita» – Il video

13 Gennaio 2021 - 12:56 Redazione
Il totale dei contagiati dall’inizio dell’epidemia tocca quota 291.719, quello dei decessi arriva a 7.684. Il governatore: «Andare a votare in questo momento sarebbe traumatico»

In Veneto si contano 1.884 nuovi positivi al Coronavirus e 91 morti nelle ultime 24 ore. L’incidenza dei casi comunicata dalla Regione nel bollettino del 13 gennaio è del 3,48%. Nel calcolo rientrano sia i tamponi molecolari, sia quelli rapidi (per un totale di 54.121 tamponi effettuati), mentre l’Istituto superiore di sanità continua a prendere in considerazione solo i primi a livello nazionale. Il totale dei contagiati dall’inizio dell’epidemia tocca così quota 291.719, quello dei decessi arriva a 7.684. I ricoverati attuali sono 3.348, di cui 360 in terapia intensiva (-31) e 2.988 in area non critica (-40). Ieri sono state dimesse 200 persone. Per quanto riguarda invece i vaccini, le dosi somministrate sono 81.998 (70,15%).

Zaia: «Bisogna evitare gli assembramenti»

Presentando i dati, il governatore Luca Zaia ha dichiarato: «In Veneto i ricoveri in terapia intensiva sono in calo da 13 giorni, ma non è finita. Sarebbe sbagliato se i cittadini lo pensassero e bisogna evitare gli assembramenti. Voglio ringraziare tutti i lavoratori della sanità, questa tragedia finirà. Ce la stiamo mettendo tutta e chiudo con un pensiero alle attività produttive. Non sono scandalizzato dalle proteste, guardo con attenzione a quello che sta accadendo. Se ci fossero i ristori e fossero reali, nessuno penserebbe di riaprire. Spero che questa partita si risolva velocemente, in tempo reale, assieme al prossimo Dpcm. Ma dobbiamo fare in modo che la protesta non si trasformi in contagio».

Zaia: «Affrontare ora una campagna elettorale sarebbe traumatico»

Quanto alla crisi di governo in atto, Zaia ha detto: «In un momento come questo pensare di affrontare una campagna elettorale sarebbe traumatico. I toni usati da alcuni ministri nei confronti del premier mi fanno capire che ormai il rapporto fiduciario sia cessato. Siamo in una fase di agonia trascinata. Immagino che per il presidente della Repubblica le alternative siano solo due: o un governo Conte ter con una nuova maggioranza, con quello che si troverà… oppure un cambio al vertice con un nuovo presidente del Consiglio».

Video: Facebook / Luca Zaia

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