In Evidenza ENISiriaUSA
ATTUALITÀAntisemitismoComplottiCoronavirusDisinformazioneFake newsNegazionismoOlocaustoTelegram

Telegram è diventato il porto sicuro antisemita dei negazionisti dell’Olocausto e della Covid-19

27 Gennaio 2021 - 13:04 David Puente
Così l'odio trova asilo laddove la libertà di espressione diventa libertà di insultare e diffamare

Oggi, con la Giornata della Memoria, ricordiamo e commemoriamo le vittime dell’Olocausto. Come ogni anno, purtroppo, non mancano i teorici del complotto e negazionisti che continuano a diffondere le loro fesserie antisemite, supportate ideologicamente dalla propaganda basata su falsi documenti storici come i Protocolli dei Savi di Sion.

I Protocolli diffusi nei canali Telegram dei negazionisti, anche della Covid19.

Non ci fu solo il falso storico dei Protocolli, Hitler intercettò l’odio nei confronti degli ebrei facendone uso nella sua propaganda politica all’interno del Mein Kampf addossando loro le colpe dei problemi della Germania. Il più recente falso storico antisemita, datato 2005, è l’opera nota come Piano Kalergi, un testo ideato da un neonazista e negazionista austriaco di nome Gerd Honsik per sostenere che l’immigrazione sarebbe orchestrata da una élite di origine ebraica intenzionata ad eliminare l’identità dei popoli europei. Razzismo e antisemitismo, un mix vincente soprattutto negli ambienti di estrema destra.

Telegram è uno dei Dark social più usati dall’estrema destra, e non solo (ricordiamo che la piattaforma non collabora con la Polizia). Canali che alimentano l’odio razziale, come RadioSavanaITA, accusando gli ebrei di essere dei manipolatori accusando ingiustamente i critici di Israele come antisemiti. Come? Citando un’intervista di Amy Goodman del 2020 all’ex Ministra israeliana Shulamit Aloni.

Aloni, nota per essere stata una politica di sinistra e attivista per i diritti umani in Palestina, sosteneva che Israele accusava di antisemitismo coloro che criticavano le loro azioni nei confronti dei palestinesi. La sua era un’accusa nei confronti dell’allora Governo guidato da Ariel Sharon. Lo stesso politico israeliano accusato di aver provocato le tensioni che hanno portato alla Seconda intifada. La citazione di Aloni venne utilizzata come se fosse una confessione a nome di tutti gli ebrei che si lamentano dell’antisemitismo e viene tutt’oggi sfruttata per fomentare l’odio nei loro confronti.

Gli antisemiti odiano essere definiti tali, pertanto propongono narrative che aumentano quello che già di fatto sono. In che maniera? Continuando a sostenere che gli ebrei siano i «veri razzisti estremisti», ribaltando le accuse. Tra i testimonial di questo ribaltamento troviamo l’ex Gran Maestro del Ku Klux Klan David Duke, autore di un video diffuso nei canali Telegram dei negazionisti anche della Covid19, come LiberaEspressione e RadioGreg (gestito dall’autore del video che incitava l’omicidio di giornalisti, politici e poliziotti), per accusare Israele di essere la culla del Coronavirus.

Il post di Alessandro Matta (Free Ebrei Channel) in cui riporta gli attacchi social da parte di sostenitori de Il Greg. L’istigatore scrive nel suo post rivolgendosi a Matta: «Ecco i covidioti servi del sistema che infestano i social… gli stessi che CREDEVANO ALLE DOCCE e ora credono al ginovirus».

Purtroppo si! Anche negli ambienti negazionisti della Covid19 si annidano negazionisti dell’Olocausto. Alcuni di loro sostengono che la stessa pandemia sia un’opera occulta del mondo ebraico, tanto da ritenere che personaggi come Matteo Bassetti, Anthony Fauci, Boris Johnson ed Enrico Mentana siano degli «ebrei kazari».

Le accuse a Bassetti da parte dei canali Telegram RadioGreg e LiberaEspressione.

Gli attacchi si concentrano anche contro altri personaggi, come Roberto Maroni, Nicola Zingaretti, Giovanni Toti e Liliana Segre. Il motivo di tale odio? Secondo gli antisemiti il leghista sarebbe un traditore che avrebbe mentito e cavalcato l’onda delle fake news per invocare i servizi segreti contro i NoVax.

Nel caso di Boris Johnson non c’è solo l’accusa di essere un «ebreo sionista», ma si essere addirittura pedofilo. Queste sono le basi con cui i seguaci della setta complottista QAnon hanno fatto proseliti permettendo all’antisemitismo di prosperare sotto il sostegno di Donald Trump.

Lo stesso ex Presidente degli Stati Uniti, durante una conferenza stampa, non condannò il movimento fornendo loro un vero e proprio assist: «A loro piaccio molto». C’è da dire che a seguito della sconfitta, The Donald in alcuni ambienti – come possiamo osservare nel canale Telegram RadioSavanaITA – è diventato una sorta di perdente e traditore tanto da essere raffigurato mentre pratica del sesso orale a un ebreo.

Nonostante alcuni credenti dell’anonimo «Q» neghino di far parte di una setta antisemita, questo movimento basa la sua narrativa proprio sulla campagna d’odio nei confronti degli ebrei. La figura di un fantomatico Deep State formato da una cricca di potenti, denominata cabala in riferimento al mondo esoterico ebreo, che consuma il sangue dei bambini per estrarne il fantomatico adrenocromo è una versione moderna dell’accusa del sangue, da secoli diffusa contro gli ebrei dai cristiani e utilizzata dalla propaganda nazista.

In un’infografica di Abbie Richards, pubblicata dal suo profilo Twitter il 3 ottobre 2020, vengono descritti fedelmente i diversi gradi di complottismo dove i credenti della setta QAnon, del Pizzagate, del Nuovo Ordine Mondiale, della Terra Piatta, delle teorie del complotto di Sandy Hook, degli Illuminati e dei negazionisti dell’Olocausto vengono messi al di sopra della linea di confine di non ritorno: quella dell’antisemitismo.

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti