Salvini difende un disabile multato in un bar. L’attacco di Iacopo Melio: «Becero pietismo, la legge vale per tutti»

«Quando imparerai a fare politica e non sciacallaggio?», dice il consigliere toscano al leader della Lega

Alla base della polemica c’è una multa comminata a una persona disabile entrata in un bar in zona arancione. «Ma perché non si applica la legge del Buonsenso? Se verrà confermata la multa a questo signore, gliela pagheremo noi», commenta il leader della Lega Matteo Salvini su Twitter. La legge è legge, ribatte Iacopo Melio, 28enne attivista e fondatore della onlus #vorreiprendereiltreno. «Quando imparerai a fare politica e non sciacallaggio?», risponde Melio a Salvini. «La legge è uguale per tutti, è anche questa inclusione».


Salvini si riferisce a quanto accaduto nei giorni scorsi nelle Marche: protagonista Giovanni Valerio Ricci, 58 anni, disabile, che si è visto comminare una multa dopo essere entrato in un bar, anche a fronte della spiegazione di essere lì per avere chiesto di ripararsi dal freddo. «Invece di sfruttare disabili con del becero pietismo, inizia a parlare di Vita indipendente, Dopo di noi, Cannabis terapeutica, Caregiver, Pensioni invalidità», chiosa Melio, oggi consigliere regionale toscano e tra l’altro alle prese con la lotta contro la Covid (ha fatto sapere di essere tornato in ospedale a causa della persistenza di forti sintomi). Quella del leader della Lega, attacca Melio, è «una dichiarazione oggettiva e strumentale per un proprio tornaconto».


In copertina Facebook/Iacopo Melio

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