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Il popolo dei Cinque Stelle ha scelto: il 59% dei votanti su Rousseau dice sì al governo Draghi

11 Febbraio 2021 - 18:52 Redazione
La votazione si è conclusa alle 18: hanno votato oltre 74 mila persone. Di Maio: «Il Movimento sceglie la via europea»

Rousseau ha deciso: la base del Movimento 5 Stelle vota per il sì al governo di Mario Draghi. Le percentuali della preferenza sono state del 59,3% per il sì e del 40,7% per il no. Sono state oltre 40.000 le preferenze raccolte nelle prime 3 ore del voto sulla piattaforma Rousseau sul sostegno del Movimento 5 stelle al governo Draghi, record di preferenze nel periodo dell’esecutivo M5s-Pd-Iv-Leu. Il voto, inizialmente sospeso, è stato annunciato ieri sera ed è durato fino alle 18 di oggi. «La democrazia del Movimento passa per il voto degli iscritti, che è vincolante», ha dichiarato Vito Crimi. «Siamo pronti a metterci al lavoro e a disposizione del presidente incaricato». Dopo la comunicazione del voto da parte del notaio, Davide Casaleggio non ha risposto alle domande dei giornalisti.

I numeri

In totale, gli iscritti che hanno espresso la loro preferenza sono stati 74.537 su quasi 120 mila aventi diritto. Un «dato storico», secondo il notaio che ha certificato il risultato: nel 2018, per il sostegno al governo gialloverde, i partecipanti al voto erano stati 40 mila. Nel 2019, per il voto sul governo giallorosso, l’affluenza era stata di 63 mila votanti.

Di Maio: «Il Movimento prende la via europea»

Luigi Di Maio, ex capo politico del Movimento, ha accolto con soddisfazione l’esito del voto e ha ringraziato Grillo per il contributo. «La responsabilità è il prezzo della grandezza. In uno dei momenti più drammatici della nostra storia recente, il MoVimento 5 Stelle sceglie la via europea», ha scritto su Facebook. «Oggi i nostri iscritti hanno dimostrato ancora una volta grande maturità, lealtà verso le istituzioni e senso di appartenenza al Paese».

Il quesito

«Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?»

«Aspettando Rousseau»: la giornata del voto

Nell’attesa del risultato delle votazioni sulla piattaforma, Beppe Grillo ha postato un fotomontaggio sul suo profilo Twitter. L’immagine ritrae il premier incaricato Mario Draghi e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: il primo è in bilico su un cornicione e Mattarella lo guarda da una finestra aperta. «Aspettando Rousseau» è la descrizione scelta dal co-fondatore del Movimento.

Bonafede: «Voterò sì»

Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia del governo uscente, ha espresso la sua posizione su Draghi in un post su Facebook, nel quale ha illustrato le ragioni del Sì. «Il MoVimento 5 Stelle è stato e continuerà ad essere il pilastro di questa legislatura», ha scritto. «Il Ministero della Transizione Ecologica è un primo passo importante. Inoltre, per salvaguardare i risultati raggiunti in questi anni, è fondamentale che il MoVimento sia presente nel momento in cui verranno fatte le scelte più importanti. È sulla base di queste ragioni che ho deciso di votare “sì” nella votazione di oggi sulla piattaforma Rousseau».

Castaldi: «Mi sembra prevalga il sì»

«Nel dibattito interno delle chat mi sembra che prevalga il sì al governo Draghi». In un’intervista su Radio Uno, il senatore grillino e sottosegretario uscente ai rapporti con il Parlamento Gianluca Castaldi ha dato le sue impressioni sul voto. «Se vincesse il no, con disciplina e onore combatteremo per i cittadini all’opposizione come abbiamo fatto in maggioranza».

Tra chi ha espresso il suo No c’è anche il senatore M5s Emanuele Dessì. «Oggi siamo chiamati a votare sulla presenza del Movimento 5 stelle all’interno del prossimo governo», ha dichiarato in un video postato su Facebook. «Ho notato che alcuni miei colleghi si sono già espressi per il SI. Io voterò NO. Sono un convinto governista, ma non a tutti i costi».

Crimi sulla polemica del quesito «manipolatorio»: «Se vince il No non sosterremo Draghi»

Alla luce delle polemiche sorte, Crimi era intervenuto sulla questione del quesito dopo esser stato chiamato in causa da Davide Casaleggio. Il presidente dell’associazione Rousseau, in mattinata, aveva specificato che era stato Crimi stesso «in qualità di capo politico, a decidere in merito al quesito da porre», e che in caso di vittoria del “no” sì sarebbe dovuto stabilire se tale indicazione sarebbe stata da intendersi come negativa o di astensione. Presto sciolto il dubbio con un post scriptum in un post su Facebook: «La votazione di oggi sarà l’unica votazione sul governo – scrive Crimi -. Se prevarrà il Sì sosterremo questo governo, se prevarrà il No non lo sosterremo».

Di Maio ribadisce il sì: «Mi fido di Beppe Grillo e di Giuseppe Conte»

«Io mi fido di Beppe Grillo, che è sempre stato più lungimirante di tutti noi. Io mi fido di Giuseppe Conte, perché non era scontato che dicesse di votare sì su Rousseau per la formazione del nuovo governo. È stato un gesto di grande responsabilità». Così il ministro pentastellato ribadisce il proprio sì al sostegno del governo Draghi in un post su Facebook. «Io mi fido di voi, di quello che abbiamo fatto insieme negli ultimi otto anni. Io voto sì, perché non esiste una maggioranza senza di noi. Io voto sì, perché dobbiamo difendere ciò che abbiamo costruito per l’Italia. Io voto sì, perché dobbiamo spendere al meglio i 209 miliardi del Recovery plan conquistati in Europa grazie al M5s».

Azzolina: «La prima forza parlamentare non può non ambire ad avere una sua centralità»

Dopo la presa di posizione di Luigi Di Maio, anche altri esponenti di spicco del M5s si sono schierati nei minuti precedenti il via al voto. La ministra uscente dell’Istruzione Lucia Azzolina ha scritto su Facebook: «Voterò sì. Sì all’idea di provare ad essere ancora protagonisti nelle scelte e nella vita politica di questo Paese. La prima forza parlamentare non può non ambire ad avere una sua centralità, anche nell’azione del prossimo governo. Credo che sia giusto esserci. Perché, semplicemente, è al Governo che si fanno le cose».

Fico: «Non è pensabile in questo momento storico far precipitare il Paese verso le urne»

Sempre su Facebook, è arrivato il commento di Roberto Fico, presidente della Camera: «Il Movimento in queste ore consulterà i propri iscritti per decidere se partecipare a un governo che metta al centro il superamento delle emergenze attuali, il Recovery Plan e la transizione ecologica, guidato da Mario Draghi. Voterò sì», ha scritto. «Il momento delicato che il Paese sta vivendo ci impone una riflessione seria e un’assunzione di responsabilità. Come ha spiegato in modo estremamente chiaro il Presidente della Repubblica, non è pensabile in questo momento storico far precipitare il Paese verso le urne».

Il MoVimento in queste ore consulterà i propri iscritti per decidere se partecipare a un governo che metta al centro il…

Pubblicato da Roberto Fico su Giovedì 11 febbraio 2021

Sileri: «L’Italia ha bisogno di soluzioni e non di problemi»

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il vice ministro alla Salute Pierpaolo Sileri: «Su Rousseau voterò sì al governo Draghi, l’Italia ha bisogno di soluzioni e non di problemi. Si tratta di un governo di unità nazionale, in cui tutti devono pensare ed agire nel rispetto degli altri». Sul governo uscente, Sileri ha detto: «Continuiamo a lavorare fino all’ultimo giorno, poi vediamo questo nuovo governo come si forma e come sarà. Siamo pronti al passaggio di consegne, il lavoro è stato impostato, certo alcune cose potevano essere fatte meglio, ma ci siamo ritrovati in una situazione molto particolare che ha interessato non solo l’Italia, ma tutto il pianeta».

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