Consultazioni, Draghi vede le parti sociali. La conferma: «Ci sarà il ministero della Transizione ecologica»

Dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi «sostegno convinto al premier incaricato».

Chiuso il secondo giro di consultazioni: oggi, 10 febbraio, Mario Draghi ha ricevuto sindacati e imprese. Ora l’attesa è tutta per i prossimi passi che deciderà di fare il presidente incaricato e per il voto su Rousseau per gli iscritti e le iscritte al Movimento 5 Stelle: consultazione prevista – ora c’è l’annuncio ufficiale – per domani 11 febbraio. Nel frattempo il fondatore Beppe Grillo sembra aver ottenuto un primo risultato nella partita per la formazione del prossimo governo. «La buona notizia è che ci sarà un ministero della transizione ecologica», dice la presidente del Wwf Italia Donatella Bianchi, alla fine dell’incontro della delegazione degli ambientalisti con il premier incaricato. «Un’ottima notizia. Un’importante innovazione a beneficio dell’Italia proposta da Beppe Grillo, che come sempre sa guardare lontano», scrive su Twitter il ministro degli Esteri uscente Luigi Di Maio.


Il calendario di oggi è stato fitto di incontri: stamattina il presidente del Consiglio incaricato è stato a colloquio con la conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome, Anci e Upi e a seguire con Abi, Ania, Confindustria, Confapi e i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Unioncamere. Nel pomeriggio ha ascoltato altre sei associazioni di categoria. La priorità dei sindacati sembra essere chiara: la proroga del blocco dei licenziamenti e della cassa Covid. In giornata era trapelata la notizia, poi smentita, di un intervento pubblico di Mario Draghi al termine delle consultazioni.


L’annuncio del voto su Rousseau

«Ho disposto che la votazione sul governo Draghi, oggi sospesa, si svolga sulla piattaforma Rousseau nella giornata di domani», scrive in serata il capo politico M5s Vito Crimi in un post sul Blog delle Stelle. Il quesito arriva a seguito dell’annuncio del super ministero per la transizione ecologica richiesto da Grillo. Eccolo: «Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?». La votazione avverrà dalle 10 alle 18 di domani 11 febbraio. Le “premesse” e gli “impegni” stabiliti nel giro delle consultazioni con il premier incaricato «per il Movimento sono imprescindibili», scrive il capo politico M5s. Nel confronto, prosegue, «c’è stata una comune volontà di proseguire il lavoro fatto dal Governo Conte sui progetti del Recovery Plan. C’è stato un riconoscimento, da parte del Presidente incaricato, del ruolo svolto dal Movimento che ha riportato centrali i temi dell’onestà e trasparenza nella gestione della cosa pubblica». «Il Presidente Draghi ha sostenuto l’importanza del Reddito di Cittadinanza, dichiarando la volontà di rafforzare ulteriormente questo strumento», prosegue Crimi. «Si è trovata una comune visione sul ruolo dell’intervento pubblico in economia, necessario per sostenere la crisi di molti settori produttivi, sopraggiunta a causa della pandemia».

Conte parla di nuovo: «Se fossi iscritto a Rousseau voterei sì a Draghi»

«Se fossi iscritto a Rousseau voterei sì, perché ci sono tali urgenze che comunque è bene che ci sia un governo», dice il premier uscente Giuseppe Conte intercettato dai cronisti nei pressi di Palazzo Chigi. Io presidente del M5S? «Non ambisco a incarichi personali e formali, l’importante è avere una traiettoria politica da offrire agli elettori», aggiunge anche Conte. In serata arriva anche l’annuncio dell’ex capo politico Luigi Di Maio: domani voterà anche lui sì. «Non possiamo non esserci. Non possiamo lasciare gestire ad altri i 240 miliardi che ci dà l’Europa», dice.

Riapertura e sostegno: le richieste del mondo dello spettacolo

Tra gli ultimi incontri della giornata del presidente incaricato si sono aggiunti anche quello con Agis e l’ultimo con una delegazione del Forum Terzo Settore. Un «vero e proprio disastro culturale», dice il presidente dell’Agis Carlo Fontana, parlando a Draghi dell’attuale situazione del settore. «Abbiamo espresso un ringraziamento al presidente incaricato per l’attenzione mostrata al nostro mondo», spiega. «Abbiamo insistito sulle emergenze del settore, fondamentalmente sulla riapertura dei luoghi di spettacolo. Ma non una riapertura immediata ma programmata, sostenuta, con incentivazioni e promozione. Il riavvio sarà difficile, per questo ci aspettiamo un sostegno adeguato sul quale ha mostrato disponibilità».

L’incontro tra Salvini e Berlusconi

In un centro-destra spaccato in due (a causa del no al governo Draghi di Giorgia Meloni), oggi si sono incontrati Matteo Salvini e Silvio Berlusconi a Villa Grande, la nuova residenza romana del presidente di Forza Italia. I due leader si sono confrontati sulla situazione politica e sui contenuti delle proposte presentate da Draghi. «Salvini e Berlusconi hanno ribadito la ferma volontà di dare un contributo, con senso di responsabilità e senza porre alcun veto, per risollevare il Paese da una gravissima crisi sanitaria, economica e sociale», si apprende. «Gli italiani hanno fretta. Hanno fame di salute, di lavoro, di scuola e di libertà. Non si può perdere altro tempo: noi rinnoviamo la disponibilità a dar vita al nuovo governo che metta al centro la salute degli italiani, il taglio delle tasse, il taglio della burocrazia, un ritorno alla vita. Non poniamo veti e non diciamo ‘no’ pregiudiziali. Noi ci siamo», ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini. Il riferimento al centrodestra, nella nota della Lega, dopo l’incontro, per Giorgia Meloni è stato un «lapsus». Salvini «sa che il centrodestra non si racchiude in coloro che hanno scelto di tornare al governo con Pd e M5s. C’è anche un’altra opzione, quella di Fratelli d’Italia che fa un’opposizione nell’interesse della nazione quindi collaborativa», dice Meloni in serata.

Furlan (Cisl): «Prorogare blocco dei licenziamenti e cassa Covid»

«Abbiamo illustrato al professor Draghi quelle che per noi sono le priorità da affrontare. Ci sono alcuni temi emergenziali», ha detto la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, al termine dell’incontro con il premier incaricato. Sul tema del lavoro, ha sottolineato, «ci sono centinaia di migliaia di posti in meno, soprattutto donne e giovani, e abbiamo chiesto che la proroga del blocco dei licenziamenti e della cassa Covid sia assolutamente confermato, con il sostegno alle imprese. Non deve essere sine die ma ci vogliono i tempi giusti per riformare gli ammortizzatori sociali e far decollare finalmente le politiche attive».

Bonomi: «Serve ampio consenso parlamentare»

Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi ha commentato dopo l’incontro con Draghi: «Abbiamo espresso il nostro più convinto sostegno all’azione che dovrà intraprendere, nella vera speranza che il consenso parlamentare riservato al suo programma sia ampio e solido, perché c’è davvero molto da fare e bisogna farlo presto e bene».

Bonaccini: «Stop a ulteriori chiusure»

Dalle Regioni l’accento viene messo sulla lotta alla pandemia e alle sue conseguenze socio-economiche: «Ora c’è una pandemia anche economica e sociale e bisogna impegnarsi per lo stop ad ulteriori chiusure e al momento più persone si vaccineranno e più tutti saranno tutelati», ha detto Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni. Tra le altre emergenze ci sono anche il piano vaccinale, la riconversione ecologica e digitale. «Serve un esercito civile che faccia la propria parte per attuare la sfida delle vaccinazioni. Ma un altro punto di emergenza sono le scuole, le quali sotto il profilo edilizio stanno vivendo un’emergenza da tempo e il Recovery plan è un’occasione per rimetterle a norma e per avviare un risparmio energetico», ha dichiarato il presidente dell’Unione delle province d’Italia (Upi), Michele de Pascale.

Confcommercio: ristori adeguati e proroga cassa Covid

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha parlato a Draghi della «drammatica» crisi delle imprese che, dunque, oggi più che mai necessita della proroga della cassa integrazione Covid e di ristori adeguati. «Rischiano la chiusura 300mila imprese, quindi ancora ristori tempestivi ed adeguati alle effettive perdite di fatturato e proroga ampia della cassa Covid, senza contribuzione addizionale e senza distinzione dimensionale», ha detto, aggiungendo poi che occorre «una rapida campagna vaccini per ripartire in sicurezza: gli imprenditori non aspettano che ripartire».

Il calendario delle consultazioni

Camera dei deputati | Le consultazioni di oggi, mercoledì 10 febbraio

Oggi Mario Draghi è a colloquio con sindacati e imprese. Questo il calendario completo:

  • 10.30 Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome – ANCI – UPI;
  • 11 Abi;
  • 11.20 Ania;
  • 11.40 Confindustria;
  • 12.10 Confapi;
  • 12.30 Cgil, Cisl, Uil;
  • 13.15 Ugl;
  • 14.45 Unioncamere;
  • 15.05 Coldiretti – Agrinsieme;
  • 15.35 Confcommercio;
  • 16 Confesercenti;
  • 16.20 Confartigianato – CNA Casartigiani;
  • 16.55 Alleanza delle cooperative italiane – Ue.Coop;
  • 17.30 WWF Italia – Greenpeace Italia – Legambiente;
  • 18 Agis.

Foto in copertina: ANSA/UFFICIO STAMPA LEGA

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