Vaccini in autonomia, Pfizer avverte: «Vendiamo solo ai governi». Von der Leyen: «Nessuna garanzia dagli acquisti extra Ue»

A rispondere alle voci di mercato nero anche Ursula von der Leyen: «Non mi risultano contratti a margine». E sullo Sputnik: «Ispezione ai siti di produzione»

Le dosi ritardano, il piano vaccinale procede a rilento e tra le Regioni resiste ormai da settimane l’ipotesi di un acquisto fuori accordo Ue. In cima alla lista il presidente del Veneto Luca Zaia che proprio poche ore fa ha annunciato di aver ricevuto offerte «per 27 milioni di dosi di vaccino anti Covid». Al seguito Friuli Venezia-Giulia, Emilia-Romagna e non ultima la Lombardia, con Attilio Fontana che annuncia di avere «collegamenti in atto e l’intenzione di collaborare con il presidente Zaia». Ma a mettere un freno sulla pratica che renderebbe non poco complessi i futuri approvvigionamenti di siero anti Covid, ora ci sono le aziende farmaceutiche produttrici, insieme alla stessa presidente di Commissione Ue Ursula von der Leyen.


Pfizer risponde: «Non forniamo vaccino al mercato privato»

«Durante la pandemia i nostri contatti sono con il governo e forniremo vaccini secondo il canale da loro prescelto». A parlare è l’azienda produttrice Pfizer, sottolineando l’importanza di rispettare la catena di fornitura stabilita con l’Europa. «Pfizer e BioNtech non stanno fornendo il loro vaccino al mercato privato in questo momento» ha aggiunto, sottolineando la regolarità delle consegne verso i luoghi di vaccinazione esclusivamente autorizzati e certificati.


Von der Leyen ribadisce: «Non mi risultano contratti a margine, rischi troppo alti»

A fare da eco anche le parole di Ursula von der Leyen, pronunciate poche ore fa: «Non mi risultano contratti a margine», ha detto la presidente della Commissione, ribadendo come negli accordi con gli Stati membri non sia prevista in alcun modo la possibilità di negoziati bilaterali. «Se succede devono notificare» ha poi aggiunto, evidenziando i non pochi rischi di una pratica simile. «C’è zero garanzia sui vaccini che vengono offerti al di fuori del quadro di acquisto europeo», ha spiegato, «non sappiamo che percorso hanno fatto e se la catena del freddo è stata rispettata». La minaccia degli acquisti sul mercato nero va dunque scongiurata, «e con essa il rischio che il siero comprato potrebbe essere una sostanza completamente diversa».

«Sputnik? Si preparino all’ispezione dei siti di produzione»

Riguardo al tema dei controlli von der Leyen si è espressa anche sul candidato Sputnik V. Il vaccino russo non ha ancora presentato i dati utili all’ente regolatore europeo (Ema) per valutarne efficacia e sicurezza. «Se lo farà la Russia dovrà aspettarsi una nostra ispezione ai siti di produzione, visto che non sono su territorio Ue», ha avvisato la presidente di Commissione, esprimendo ulteriori dubbi sulla gestione delle offerte. «Ancora ci chiediamo come mai la Russia offra milioni di dosi quando ancora non vaccina tutta la sua popolazione» ha continuato von der Leyen, «questo dovrà trovare risposta».

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