Coronavirus, a Salerno muore un 62enne dopo una dose di Pfizer. L’Australia non ferma Astrazeneca

La procura di Lagonegro, in provincia di Potenza, indaga sulla morte di un vigile urbano, morto dopo un malore improvviso a poche ore dalla somministrazione del vaccino anti Covid. E mentre l’Europa attende le verifiche dell’Ema sulla sicurezza di Astrazeneca, l’Australia conferma che continuerà l’uso del vaccino, prodotto anche nel Paese

ITALIA

Indagine sulla morte di un vigile urbano morto dopo una dose di Pfizer

Nel giorno dello stop precauzionale anche in Italia del vaccino Astrazeneca, la procura di Lagonegro, in provincia di Potenza, ha disposto il sequestro della salma di un uomo di 62 anni che ieri sera, 15 marzo, è morto dopo un malore improvviso. Qualche ora prima l’uomo aveva ricevuto una dose del vaccino anti Covid prodotto da Pfizer nell’ospedale di Sapri. Il direttore sanitario dell’ospedale, Rocco Calabrese, ha chiarito da subito che «non è dimostrabile una relazione causale con la somministrazione del vaccino», avvenuta poco prima. Il direttore sanitario ha poi aggiunto che il 62enne, un vigile urbano di Vibonati in provincia di Salerno, soffriva di «patologie pregresse di natura metabolica e cardiocircolatoria». Subito dopo aver ricevuto la dose del vaccino, l’uomo ha regolarmente atteso con i medici i 15 minuti canonici di osservazione, non lamentando alcun disturbo.


AUSTRALIA

EPA/DAN HIMBRECHTS | Uno scienziato al lavoro nel laboratorio di Astrazeneca a Sydney, in Australia

L’Australia tira dritto con Astrazeneca

Le autorità sanitarie in Australia hanno escluso ogni intenzione di fermare le somministrazioni del vaccino Astrazeneca, mentre in Europa si attende l’esito delle verifiche dell’Ema, l’agenzia del farmaco europea, sulla sicurezza del vaccino per le segnalazioni di alcuni decessi avvenuti dopo la somministrazione di una dose. L’ufficiale medico capo australiano, Paul Kelly, ha ribadito di «aver rafforzato la sua opinione che il vaccino AstraZeneca è efficace nella protezione contro la Covid-19 e dovrebbe continuare a esserlo».


Come riporta il Guardian, Kelly ha quindi confermato che il governo australiano ha intenzione di proseguire nell’uso del vaccino in assenza di elementi che provino la correlazione con i coaguli di sangue che hanno colpito alcune vittime, sebbene gli effetti collaterali emersi nelle ultime ore siano sotto esame come «misura precauzionale». L’Australia ha cominciato la campagna di vaccinazione lo scorso mese, dalla scorsa settimana ha iniziato l’uso del vaccino Astrazeneca, che verrà somministrato alla maggioranza dei 25 milioni di australiani con le dosi prodotte negli stabilimenti di AstraZeneca presenti nel Paese.

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