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AstraZeneca, effetto stop and go sulla campagna vaccinale: recupera la Lombardia, esitano Piemonte e Friuli Venezia Giulia

20 Marzo 2021 - 10:50 Redazione
Curcio e Figliuolo si sono vaccinati oggi con il prodotto dell'azienda anglo-svedese per far recuperare la fiducia tra i cittadini. Anche Draghi ha promesso di farlo

Lo stop temporaneo alle somministrazioni di AstraZeneca ha avuto meno conseguenze del previsto. Le disdette registrate in Italia nel giorno della ripartenza sono state in tutto tra il 5% e il 10%, con percentuali diverse di regione in regione. Mentre la frenata non ha condizionato troppo la campagna di vaccinazioni anti Covid-19 nel Lazio, in Emilia-Romagna, in Puglia e in Liguria (quest’ultima ha registrato, secondo il Corriere, un 2,7% di disdette sulle prenotazioni), in Friuli Venezia Giulia e in Piemonte c’è stato più scetticismo. Nella Regione guidata da Massimiliano Fedriga si sono annullate mille prenotazioni su tremila congelate, mentre in quella di Alberto Cirio la quota di ripensamento è del 10%.

In Lombardia le Asst hanno premuto l’acceleratore per recuperare il tempo perduto: sono state recuperate tutte le prenotazioni sospese (circa mille) e si è cercato, laddove possibile, di andare anche oltre per rimettersi in pari con la tabella di marcia il prima possibile. Come riporta sempre il Corriere, solo ne Milanese si sono registrate circa 1.800 somministrazioni di vaccini, complici anche i cittadini che si sono presentati di loro spontanea volontà. L’obiettivo del Pirellone è quello di recuperare il ritardo nel giro di una settimana.

La campagna di sensibilizzazione

Per quanto sia ancora troppo presto per trarre conclusioni, i numeri sembrano suggerire la necessità di un’azione per sensibilizzare l’opinione pubblica dopo i ripensamenti degli ultimi giorni. E infatti oggi, 20 marzo, sia il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio che il supercommissario Francesco Paolo Figliuolo hanno ricevuto la loro dose del vaccino di Oxford prodotto dall’azienda anglo-svedese. Ieri, 19 marzo, il premier Mario Draghi ha fatto sapere che si vaccinerà con AstraZeneca per fugare ogni dubbio.

I ritardi nelle consegne

Intanto, nel caos generale, continuano i ritardi nelle forniture previste da contratti con l’Unione europea. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato che AstraZeneca è stata «messa in mora» per i rallentamenti e ha chiesto «reciprocità» sull’export di vaccini, puntando il dito in particolare al Regno Unito. «Questo è il messaggio ad AstraZeneca – ha dichiarato von der Leyen – rispetta il tuo contratto con l’Europa prima di iniziare a consegnare in altri Paesi». «In crisi assolute come quella attuale, si commettono sempre e dappertutto errori», ha detto Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della Commissione europea, in un’intervista a la Repubblica. Ma se AstraZeneca non rispetta gli impegni, allora «bisognerà agire».

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