De Luca sui vaccini tira dritto: «Dal Governo meno numeri a vanvera: sblocchi Sputnik V. Noi dopo anziani e fragili passiamo ai lavoratori»

«Siamo in guerra». Il presidente della Regione Campania pressa affinché si conceda il via libera per uso d’emergenza «entro un mese e non in sei». Sui vaccini: «Priorità è rilanciare l’economia»

Fa pressioni sul governo e su Aifa, il presidente della Campania Vincenzo De Luca, affinché si acceleri nella verifica dei dati sullo Sputnik V. Il vaccino anti Covid russo è entrato nelle mire della Regione, che due giorni fa ha annunciato di aver preso accordi per l’acquisto del farmaco con Human Vaccine, la società del fondo russo impegnato nella commercializzazione estera. «Mi auguro che il Governo, anziché raccontare numeri a vanvera, si impegni affinché l’Aifa verifichi i vaccini Sputnik in tempi rapidi, non nell’arco di mesi» ha incalzato De Luca, in visita alla Asl 3 di Napoli per l’inaugurazione di alcuni Centri di vaccinazione dedicati ai pazienti in dialisi. «Non siamo nell’ordinaria amministrazione», ha continuato il presidente della Campania, «ma in guerra, e poiché sono vaccini già somministrati a milioni di cittadini, si può tranquillamente testarne l’efficacia in un mese, non in sei».


Proprio il premier Mario Draghi pochi giorni fa si era espresso in merito alla validità dei contratti come quelli stipulati dalla Campania: «Mi riservo di esaminare la parte giuridica» aveva detto in conferenza stampa, sottolineando la volontà di «seguire sempre il coordinamento europeo». Il presidente del Consiglio aveva poi invitato alla cautela: «C’è in gioco la salute degli individui, farei attenzione a siglare questi contratti». La risposta di De Luca oggi sembra chiara. La verifica dei dati sullo Sputnik secondo il presidente può accelerare anche in virtù delle milioni di somministrazioni del vaccino russo effettuate finora in più di 30 Paesi del mondo, che ne hanno autorizzato l’utilizzo in emergenza.


Il piano vaccinale non seguirà l’ordine d’età

Tra le Regioni più avanti nella corsa alle somministrazioni, con l’84% di dosi iniettate, la Campania si appresta a concludere le vaccinazioni di over 80 e pazienti fragili. Controcorrente con le ultime indicazioni del governo però non seguirà il criterio anagrafico procedendo con la fascia d’età 79-70. «Dopo over 80 e categorie fragili sarà la volta delle categorie economiche» ha annunciato De Luca. «La parte più in sofferenza in questo momento è quella del turismo in Italia, e in Campania in particolare. Se avessimo 500 mila dosi di vaccino disponibili potremmo somministrarle a tutta la popolazione di Ischia, Capri, Procida e poi fare tutta la Costiera Sorrentina e Amalfitana e il Cilento». Un aiuto che rilancerebbe l’economia e che permetterebbe alla Regione di muoversi sui due piani fondamentali e per il presidente di eguale priorità: «Quello della sanità, della vita della gente, ma anche quello del pane e del lavoro».

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