Decessi Covid19, i dati Istat sono stati «gonfiati»? I conti per “dimostrarlo” non tornano proprio!

Qualcuno mette in dubbio il conteggio dei decessi relativi al mese di gennaio 2021 facendo un semplice calcolo matematico, ma ignora diverse variabili

Ci segnalano un tweet pubblicato il 28 marzo 2021 in cui si sostiene che i dati pubblicati dall’Istat sui decessi Covid19 sarebbero stati «gonfiati». La fonte dell’utente Twitter risulta essere un video Facebook del chirurgo plastico Roy De Vita, il quale avrebbe riscontrato che i decessi sarebbero stati sovrastimati dell’82%. Il tweet, così come pubblicato, non risulta corretto e non è l’unico problema.

La lettura del tweet farebbe intendere che l’analisi del chirurgo riguardi l’intera emergenza sanitaria, incentivando dunque una teoria del complotto infondata, quando invece fa riferimento al solo mese di gennaio 2021. Oltre a questa disinformazione contenuta nel tweet, il calcolo dell’autore del video, definito dallo stesso come «studio», non dimostra affatto che i dati Istat relativi ai decessi siano stati «gonfiati».

Per chi ha fretta

  • Il conteggio dei decessi Covid19 vengono effettuati dagli operatori sanitari seguendo un preciso sistema di classificazione delle cause di morte.
  • I dati citati nel video risalgono al 5 marzo 2021 e fanno riferimento a delle stime da parte dell’Istat per il mese di gennaio 2021.
  • Vengono omesse delle informazioni, come ad esempio che il numero stimato risulta essere superiore di 8.500 unità rispetto al conteggio di gennaio 2020 quando i decessi Covid19 non venivano affatto conteggiati (il paziente 1 risale a fine febbraio 2020).
  • L’autore del video fa richiesta di chiarimento «alle autorità preposte al controllo della pandemia», ma troviamo le risposte nel report dello stesso Istituto Nazionale di Statistica pubblicato il 5 marzo 2021.

Analisi

Veniamo al testo del tweet:

E @RoyDeVita medico ci si mette d’impegno e verifica i dati ISTAT I CONTI NON TORNANO. SONO GONFIATI. DECESSI PER COVID SOVRASTIMATI DELL’82% Attendiamo chiarimenti @borghi_claudio @matteosalvinimi @armandosiri @valy_s @maryfagi @LucianoBarraCar

Nel video, il chirurgo trova dubbioso il dato relativo ai decessi riportati dall’Istat per il mese di gennaio 2021, una nota non riportata nel tweet facendo intendere agli utenti che la questione riguardi tutti i dati raccolti da inizio emergenza sanitaria ad oggi. Ecco, invece, i dati relativi al 2020 riportati nel video con il commento dell’autore:

Nel gennaio scorso… poi… una volta in possesso dei dati di tutto l’anno, lo scostamento totale su base annua si è assestato e ridotto al 25,4% perché l’eccesso di mortalità del 2020 complessivo è stato di 100.526 decessi rispetto al quinquennio precedente. Di questi 100.526 però solo 75.891 decessi sono stati attribuiti ufficialmente al Covid. All’appello ne mancano quindi 24.635, appunto il 25,4%.

Il grafico del 2020 pubblicato nel video di De Vita.

Risulta corretto il dato riportato dei 75.891 decessi Covid19 per il 2020, ne avevamo parlato in un articolo del 7 marzo 2021. Proseguiamo con le dichiarazioni nel video, quelle ritenute dubbie dall’autore:

Ma andiamo a vedere la parte interessante di questo mio studio, soprattutto la grande novità. Confrontiamo gennaio 21 a gennaio a gennaio del quinquennio 2015-2019. Nel quinquennio di riferimento sono deceduti una media di 68.324 persone mentre nel gennaio 2021 70.538, quindi 2.214 in più, ma i decessi attribuiti al Covid sono stati per il mese di gennaio 2021 12.527 con un surplus questa volta e non un minus di 10.313 decessi. Per la prima volta, e questo è un dato ufficiale fornito dall’Istat e, ripeto, pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità, possiamo affermare che il numero dei decessi dichiarati per Covid è assolutamente sovrastimato addirittura per un valore dell’82%. Sarei, quindi, estremamente grato alle autorità preposte al controllo della pandemia se ci chiarissero il significato di quanto sta accadendo perché ora i numeri, quelli ufficiali, quelli che ci date voi, sono gonfiati e i conti non tornano.

Il grafico del gennaio 2021 pubblicato nel video di De Vita.

Ad oggi, lunedì 29 marzo 2021, gli ultimi dati relativi ai decessi pubblicati dall’Istat risalgono al 5 marzo 2021 e dunque gli stessi spiegati nel nostro precedente articolo. Il dato dei decessi totali citato per il mese di gennaio 2021 lo troviamo in fondo a pagina 3 del documento «Impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità totale della popolazione residente anno 2020»:

Gli effetti della seconda ondata epidemica sulla mortalità proseguono nel 2021. Per il mese di gennaio si stimano 70.538 decessi, 2 mila in più rispetto alla media dello stesso mese del periodo 2015-2019 e 8.500 in più rispetto a gennaio 2020; questo eccesso per il 75% riguarda le regioni del Nord: la Lombardia, il Veneto e l’Emilia-Romagna da sole spiegano il 50% dell’eccesso di gennaio 2021.

Il dato riportato dall’Istat riguarda una stima e non vi sono ancora dati concreti che diano con certezza la cifra di 70.538 decessi totali per il mese di gennaio 2021. C’è però un altro elemento non citato nel video del chirurgo, ossia che il numero stimato risulta superiore di 8.500 unità rispetto a gennaio 2020 quando i decessi Covid19 non venivano affatto conteggiati, basti pensare che nel nostro Paese il «paziente 1» (il primo registrato all’epoca in Italia) risale al 28 febbraio 2020.

Nello stesso punto del documento troviamo anche il numero dei decessi Covid19 citato nel video (12.527) dove leggiamo anche una spiegazione fornita dall’Istat:

Il valore assoluto dei decessi Covid-19 (12.527) riportato dalla Sorveglianza è superiore all’eccesso calcolato per gennaio 2021. Questo fenomeno è probabilmente attribuibile alla riduzione, rispetto agli anni precedenti, della mortalità per cause diverse dal COVID-19, come ad esempio l’influenza, che grazie alle misure di distanziamento ha avuto una minore incidenza nell’ultima stagione.

Come evidenziato dallo stesso Istituto Nazionale di Statistica, i dati possono cambiare nel corso degli anni a seconda delle molteplici variabili, alcune di queste citate dallo stesso rapporto. Il dato dei 12.527 decessi Covid19 sono quelli riscontrati dagli operatori sanitari seguendo un processo di classificazione delle cause di morte spiegate in un articolo di Open del 3 marzo 2021, informazioni pubbliche riportate dallo stesso Istituto superiore di Sanità e tenute in considerazione anche dall’Istat.

Conclusioni

Non è possibile sostenere che i dati relativi ai decessi di gennaio 2021 siano stati «gonfiati», vista la variabilità del dato stesso negli anni determinato da diversi fattori citati dallo stesso Istat.

Non è possibile, infine, sostenere tale accusa considerando che il conteggio dei decessi Covid19 vengono effettuati dagli operatori sanitari seguendo un preciso sistema di classificazione delle cause di morte.

Leggi anche: