I numeri in chiaro, Pregliasco: «Incongruo permettere di viaggiare all’estero in aereo quando non ci si può spostare tra due Comuni» – Il video

Il direttore sanitario dell’istituto Galeazzi di Milano evidenzia alcune criticità dei provvedimenti presi dal governo per i prossimi giorni, ma difende la decisione «di estendere la zona rossa per Pasqua a tutto il Paese»

Ancora mezzo migliaio di morti in sole 24 ore, ancora un numero di contagiati che supera quota 20 mila. Il Coronavirus, in Italia, continua a diffondersi a livelli preoccupanti: nell’ultimo bollettino della Protezione civile e del ministero della Salute i nuovi positivi sono 23.649, le vittime 501 e le persone con un’infezione da Sars-CoV-2 in corso ammontano a 563.479. «Abbiamo perso la capacità di tracciamento: ci stanno sfuggendo una gran quota di casi», ammette preoccupato Fabrizio Pregliasco.


Il direttore sanitario dell’istituto Galeazzi di Milano invita «a stringere i denti», poiché il numero di decessi non giustificherebbe le riaperture. «C’è di buono – aggiunge – che questa settimana, rispetto a quella precedente, i contagi totali sono diminuiti di un 6% circa. Forse è il segno che siamo arrivati al plateau». Proprio per via dell’avvicinarsi del picco Pregliasco sottolinea l’importanza di mantenere alta l’attenzione «con le zone rosse, per Pasqua, estese a tutta la nazione».


«Da parte mia – osserva il professore – esprimo un giudizio molto negativo sulla possibilità di andare in giro per il mondo con l’aereo: è incongruo rispetto al fatto che non ci si possa spostare tra due piccoli Comuni italiani vicini». Pregliasco evidenzia come, «con questa diffusione del virus, ogni contatto interumano è da considerarsi a rischio». Pertanto esorta tutti alla responsabilità individuale nel ridurre i contatti.

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