In Veneto 24 decessi e 1.241 nuovi casi. Zaia: «L’Ema su Astrazeneca? Loro non escono di casa quando c’è brutto tempo»

Diminuiscono i ricoveri sia in area non critica sia nelle terapie intensive, ma la situazione continua a preoccupare con una media di circa 80-100 ingressi giornalieri. Il governatore: «Sui vaccini seguiremo le indicazioni ministeriali: niente Vaxzevria agli under 60»

Nelle ultime 24 ore in Veneto sono stati registrati +1.241 nuovi casi (ieri erano stati 1.111) di Coronavirus, facendo così salire a quota 392.294 il numero di persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza. Il dato arriva a fronte di 44.878 nuovi test elaborati (ieri 43.966). L’incidenza passa così dal 2,53% della giornata precedente a 2,76% odierno. Il numero degli attualmente positivi si attesta a 34.139 unità, in diminuzione rispetto a ieri, quando se ne contavano 35.537. Sono invece 24 le persone decedute per Covid nelle ultime 24 ore (ieri erano state 67), portando a quota 10.861 il numero di morti Covid.


Sul fronte delle degenze ospedaliere, decresce il numero delle ospedalizzazioni. Oggi, 8 aprile, sono 2.268 i pazienti attualmente ospedalizzati, mentre ieri si attestavano a quota 2.298 (-30). Di questi, 1.947 (-28 rispetto a ieri, quando erano 1.975) si trovano ricoverati con sintomatologia Covid, mentre 321 (-2 rispetto a 24 ore fa, quando erano 323) sono ricoverati nelle terapie intensive della Regione. Il numero dei guariti aumenta di 18.696 unità nelle ultime 24 ore.


Zaia: «Dati buoni, ma preoccupano i ricoveri»

Commentando il bollettino giornaliero, il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha confermato i dati forniti ieri, che vedono l’indice Rt a 0,96, e l’incidenza pari a 160,3 casi ogni 100 mila, ben lontana dunque dalla soglia critica dei 250 casi ogni 100 mila persone. Preoccupano ancora però le ospedalizzazioni. «Nella prima ondata – osserva Zaia – avevamo un rapporto di ricoverati in area non critica e terapie intensive di 6 a 1. Nella seconda ondata – prosegue – siam passati a 8 a 1, con un incremento del 33%. Ora abbiamo invece 5,5 pazienti in area non critica per ogni paziente in terapia intensiva». «Ancora oggi ricoveriamo in media 80-100 persone al giorno – sottolinea il governatore veneto -. E finché non calano in maniera vistosa i ricoveri, non caleranno le terapie intensive, e quindi neanche i decessi».

Zaia su AstraZeneca: «Il Veneto seguirà le indicazioni: non li faremo agli under 60»

Sul fronte delle vaccinazioni, «il Veneto nelle ultime 24 ore ha somministrato 34.681 vaccini. Ne restano a disposizione altri 199 mila, perché noi divoriamo i vaccini, e ne abbiamo bisogno di altri per proseguire bene con la campagna vaccinale», ha proseguito Zaia. Quanto all’ultimo pronunciamento dell’Ema su AstraZeneca, il governatore ha commentato: «L’agenzia europea del farmaco, quando c’è brutto tempo, evita di uscire di casa. Ha delegato la decisione ai singoli Stati. Poi è venuta fuori una raccomandazione di usare il preparato di Oxford sopra i 60 anni».

In qualsiasi caso il governatore ha chiarito che «seguirà le indicazioni ministeriali», e pertanto «il Veneto non vaccinerà più con AstraZeneca le persone con meno di 60 anni, mentre per le persone over 60 con patologie o per tutti i soggetti fragili la vaccinazione proseguirà con Pfizer o Moderna». Secondo quanto illustrato da Zaia, la roadmap delle vaccinazioni in Veneto prevede anzitutto «la conclusione delle vaccinazioni degli over 80, dopodiché si passerà ai settantenni e, infine, ai sessantenni».

Leggi anche: