I numeri in chiaro, Maga (Cnr): «Se si vaccina e si rispettano le regole possiamo evitare il disastro dello scorso autunno» – Il video

«Più si apre, più aumenta la circolazione, più si rischia un incremento dei contagi. Ma con questo ritmo di vaccinazioni, le nuove riaperture non dovrebbero far peggiorare la situazione»

«Come abbiamo ormai imparato, i dati della domenica e del lunedì son da guardare con una certa attenzione, perché il numero dei tamponi elaborati è più basso: è normale vedere un numero di casi più ridotti (secondo il bollettino odierno 8.292)». Così il professor Giovanni Maga, direttore del laboratorio dell’Istituto di Genetica molecolare del Cnr di Pavia, commenta i dati sulla situazione Covid in Italia, diffusi dalla Protezione civile e dal ministero della Salute. «Tuttavia – spiega Maga – già su questi dati si possono fare dei ragionamenti: da diversi giorni si registra un costante calo dei numeri dei pazienti e dei nuovi ingressi nelle terapie intensive, così come anche riportato nell’ultimo monitoraggio dell’Iss». «Inoltre – prosegue – c’è una diminuzione importante anche nella quota di persone attualmente positive: nell’arco dell’ultimo mese si son ridotte di oltre 100 mila unità le persone attualmente positive, abbiamo dimezzato i ricoveri nelle terapie intensive e ci troviamo davanti una tendenza, ormai consolidata, nel decremento dei decessi giornalieri».


«Le riaperture sono state una scommessa: sembra stia funzionando»

«In Italia abbiamo fatto una scommessa rispetto ad altri Paesi dove si è preferito mantenere una chiusura molto stretta mentre procedevano con le vaccinazioni – prosegue il professor Maga -. Noi abbiamo deciso di avere un approccio graduale con le vaccinazioni che procedevano e, in base all’andamento dei dati epidemiologici, si programmavano le riaperture. Sembra che la cosa stia funzionando e che la situazione stia rimanendo gestibile». Tuttavia, per avere dati più consolidati relativi agli impatti delle riaperture, secondo l’analisi del professore Maga, «bisognerà aspettare la prossima settimana, anche se alcuni segnali, in caso di cambio repentino della situazione, ci sarebbero già dovuti essere».


«Con questo ritmo di vaccinazioni, le nuove riaperture non dovrebbero far peggiorare la situazione»

«Più si apre, più aumenta la circolazione, più è possibile avere un incremento dei contagi. Però bisogna tenere conto di due fattori – spiega ancora il direttore del laboratorio dell’Istituto di Genetica molecolare del Cnr di Pavia – la campagna vaccinale sta andando avanti e l’incidenza dei ricoveri in terapia intensiva della fascia degli over 80, così come il numero dei positivi tra gli operatori sanitari (che sono la categoria con maggiore copertura vaccinale, per ora), è inferiore, dunque si vede chiaramente l’effetto del vaccino. Quindi proseguendo con le vaccinazioni con i ritmi serrati in termini numerici credo che anche la nuova fase di riaperture non dovrebbe portare a dei cambiamenti importanti in negativo».

«L’unica variabile che può influire sulle curve? La responsabilità delle persone»

L’unica variabile che non è possibile prevedere e che dunque potrebbe influire in modo decisivo «è data dalla responsabilità delle persone: se le istituzioni continueranno a fare il loro lavoro, cioè consentire la vaccinazione al maggior numero di persone nel minore tempo possibile, e se opereranno in controllo attento sul rispetto delle regole, l’unico parametro variabile riguarderà quanto le persone si adegueranno a quell’atteggiamento di prudenza che non possiamo trascurare». «Il virus comunque circola – ribadisce Maga -, e può ancora raggiungere persone fragili, con conseguenze gravi anche in persone più giovani: non possiamo permetterci di vivere con leggerezza queste riaperture».

«Se ci comportiamo bene avremo un’estate serena ed eviteremo un altro disastro in autunno»

Il professor Maga conclude: «Dobbiamo sempre ricordarci che la mascherina è importante anche per i vaccinati, così come il distanziamento, così come l’evitare gli assembramenti: se ci comportiamo bene potremmo arrivare a un’estate più serena, ma sopratutto potremmo arrivare al prossimo autunno senza vedere nuovamente il disastro che abbiamo visto l’anno scorso. Però questa volta il quadro sarà completamente diverso grazie ai vaccini». 

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