Coronavirus, l’Ue rinuncia a nuove dosi di AstraZeneca. In Spagna finisce lo stato di emergenza

L’Europa cambia strategia e punta tutto su Pfizer: opzionati 1,8 miliardi di dosi entro il 2023. Entrano nel vivo le riaperture in Spagna, in particolare a Madrid, dove la neogovernatrice Isabel Diav Ayuso ha promesso di eliminare buona parte delle restrizioni anti Covid

UE

ANSA/Andreu Dalmau | Thierry Breton, commissario europeo al Commercio interno

Breton: «Non rinnoviamo il contratto con Astrazeneca»

Ormai è certo che l’Unione europea non rinnoverà il contratto con la casa farmaceutica anglo-svedese che produce il farmaco Vaxzevria. Ad annunciarlo Thierry Breton: «Non abbiamo rinnovato l’ordine dopo giugno – ha sottolineato il commissario europeo al Commercio interno alla radio France Inter -. Vedremo poi cosa succederà». Alla fine del mese di giugno, dunque, scadrà l’accordo con AstraZeneca per la fornitura di vaccini anti-Covid ai Paesi Ue. La notizia arriva dopo che la presidente della Commissione europea, su Twitter, aveva confermato invece la chiusura di un nuovo accordo con Pfizer: «Felice di annunciare che la Commissione europea ha appena approvato un contratto per 900 milioni di dosi garantite più 900 milioni di opzioni con Pfizer-BioNTech per il 2021-2023 – ha scritto Ursula von der Leyen -. Seguiranno altri contratti e altre tecnologie per i vaccini».


SPAGNA

EPA/DAVID MUDARRA | Isabel Diaz Ayuso accolta nel comitato elettorale del Partito popolare spagnolo dopo la vittoria alle ultime elezioni a Madrid

Madrid verso bar e ristoranti aperti anche dopo mezzanotte

Scade oggi 9 maggio lo stato di emergenza nazionale in Spagna, dove buona parte del Paese si prepara a rimuovere le restrizioni anti Covid. Solo quattro delle 17 regioni spagnole manterranno il coprifuoco fissato alle 23, mentre per le altre restano in vigore diverse chiusure a livello comunale, nelle città in cui i tassi di infezione risultano ancora alti. Nella regione di Madrid, la neoeletta presidente Isabel Diaz Ayuso prevede di eliminare a breve anche il divieto di visite nelle case private e di concedere a bar e ristoranti di restare aperti anche dopo la mezzanotte.


USA

EPA/TASOS KATOPODIS | Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden

Aumentano le scorte di vaccini negli Stati Uniti

Calano le richieste dei vaccini da parte dei governatori americani mentre la media giornaliera delle somministrazioni è calata sotto i due milioni per la prima volta dall’inizio di marzo. A eccezione di Stati come il Colorado, New York e il Maryland, quasi tutti gli altri hanno drasticamente ridotto la domanda, portando gli Stati Uniti a ordinare meno dosi e aumentando le scorte nazionali. Aumenta così la pressione su Joe Biden, soprattutto da parte dell’Europa dopo l’ultimo vertice informale in Portogallo, perché sblocchi le esportazioni dei propri vaccini, in particolare per i Paesi più poveri coinvolti nel piano Covax compresa l’India in piena emergenza. Fino a metà aprile, negli Stati Uniti venivano somministrate oltre 3 milioni di dosi al giorno, con il picco raggiunto a metà aprile con 3,38 milioni. Il calo di somministrazioni ora è di circa il 41%, secondo il New York Times, mentre il 46% della popolazione ha ricevuto almeno una dose, mentre il 34% è stato completamente vaccinato.

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