Migranti, le immagini della crisi senza precedenti tra Marocco e Spagna. Un agente salva un bambino in mare – Foto e video

Almeno 8 mila persone sono entrate nell’enclave spagnola negli ultimi due giorni. Ecco cosa sta succedendo

Una crisi migratoria senza precedenti nelle acque di Alborán, tra Spagna e Marocco. Le immagini che arrivano in queste ore raccontano di migliaia di persone che tentano di raggiungere l’Europa attraverso l’enclave spagnola di Ceuta: chi con mezzi di fortuna, chi a nuoto, in migliaia si sono tuffati nella parte più a ovest del Mediterraneo. La Croce Rossa e le ong sul posto hanno salvato numerosi neonati trasportati in acqua dalle famiglie, che hanno disperatamente approfittato del momento di tensione tra i due governi per superare l’esercito al confine. Negli ultimi due giorni, sono state 8 mila le persone che sono entrate a Ceuta, oltre 1.500 delle quali sono minori: 5.600 di queste, secondo El Paìs, sono state riportate in Marocco.


La corsa a Ceuta è iniziata lunedì 17 maggio, dopo che la sera di domenica in Marocco erano iniziate a circolare voi su un certo lassismo («insolita passività», secondo i media locali) delle forze di sicurezza marocchine al confine con l’enclave. Nelle prime ore del lunedì, centinaia di persone hanno iniziato ad avvicinarsi ai frangiflutti che separano il Marocco dalla città autonoma di Ceuta per costeggiarli a nuoto o a piedi.


Mappa di El Pais

Da martedì pomeriggio erano già entrate 8 mila persone, in maggioranza cittadini marocchini, ma anche alcune persone originarie dell’Africa subsahariana. In larga misura si tratta di giovani uomini, ma ci sono anche intere famiglie e bambini. Secondo quanto dichiarato in queste ore, il ministero dell’Interno spagnolo è intenzionato a rimpatriare quante più persone possibile: sulla spiaggia di Tarajal, uno dei punti critici, la Spagna ha schierato l’esercito e usato gas lacrimogeni contro i migranti arrivati via mare.

I motivi dell’esodo

La causa scatenante è stata l’accoglienza da parte della Spagna di Brahim Ghali, leader del Fronte Polisario e presidente della Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi, per offrigli cure contro il Covid-19, dal quale è affetto. Il Fronte Polisario è attivo da decenni per rivendicare l’autonomia dell’area dal Marocco. La scelta della Spagna arriva in un momento in cui Rabat stava esercitando pressioni particolari sul governo di Pedro Sanchez e sull’Ue, forte delle dichiarazioni di Donald Trump: a dicembre l’ex presidente degli Stati Uniti aveva riconosciuto la sovranità marocchina sul Sahara occidentale.

Le immagini

Video di copertina: Ansa

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