Consiglio europeo, Draghi: «Sull’immigrazione fatti passi avanti. Inaccettabili le immagini di quei bambini morti»

Durante il vertice a Bruxelles si è discusso anche del green pass e dell’atteggiamento dell’Ue nei confronti della Russia

Il premier italiano Mario Draghi si è confrontato in mattinata con il presidente francese Emmanuel Macron. Tra i temi discussi c’è stato anche quello delle migrazioni: «In un incontro molto cordiale abbiamo discusso della situazione nel nord Africa e nel Sahel», ha fatto sapere nella conferenza stampa tenuta oggi, 25 maggio, a margine della seconda giornata di lavori al Consiglio europeo a Bruxelles. «È iniziata una collaborazione in una parte del mondo che ci aveva visto su sponde diverse se non contrastanti. L’intenzione è lavorare insieme». Draghi ha poi definito «inaccettabili» le immagini dei corpi senza vita dei bambini ritrovati sulla spiaggia di Zuwara, in Libia. «C’è stato il sostegno anche di Paesi finora rimasti indifferenti – ha aggiunto -. Non voglio spingermi nel parlare di progressi, ma spero che la buona volontà si traduca in fatti».


Il green pass

Durante la conferenza stampa, Draghi ha parlato anche del green pass sanitario europeo («sarà pronto a metà giugno») e del nodo brevetti sui vaccini contro il Coronavirus, e cioè della possibilità di renderli pubblici per aumentare la produzione: «Si sta arrivando a una soluzione», ha dichiarato, sottolineando che la Commissione europea sta lavorando a una proposta che consiste nel «conferimento obbligatorio di licenze nei momenti più di emergenza». Il premier ha poi detto che in Europa c’è una «certa soddisfazione sul modo in cui procedono le vaccinazioni» nei vari Paesi, e che« la campagna deve accelerare anche in estate», dato che «le forniture continueranno ad arrivare in modo sufficiente».


Il caso della Bielorussia e le posizioni sulla Russia

L’Ue ha discusso anche dell’atterraggio forzato a Minsk del volo Raynair partito da Atene (e diretto originariamente Vilnius) finalizzato all’arresto del dissidente bielorusso Roman Protasevic. Draghi ha dichiarato che le sanzioni alla Bielorussia «sono equilibrate e ben dirette, tutti abbiamo sentito il dovere di prendere queste sanzioni e condannare l’atto». Ci saranno reazioni della Russia? «Lo vedremo», ha commentato il premier. «Noi siamo un continente forte e non dobbiamo ritenerci così deboli quando prendiamo decisioni forti dal punto di vista umanitario». Secondo Draghi al momento «si ripropone l’esigenza di accentuare la nostra unità nei confronti della Russia»: «Ci sono molte cose che si possono fare a proposito della Russia, prima di tutto una completa attuazione degli accordi di Minsk. Bisogna rafforzarsi molto, soprattutto dal lato della sicurezza cibernetica. Il livello di interferenza, sia con le spie che abbiamo visto di recente, sia sul web è veramente diventato allarmante».

Immagine di copertina: NSA/ PALAZZO CHIGI/ FILIPPO ATTILI

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