Ristoranti in zona bianca, ecco le nuove regole: via il limite di 4 persone a tavola all’aperto

Al chiuso, invece, il tetto massimo passa a 6 posti a sedere per tavolo. Nei giorni scorsi si era acceso lo scontro tra i ministri Speranza e Gelmini e i sottosegretari Sileri e Costa

Il governo è pronto, d’accordo con le Regioni, a togliere una volta per tutte i limiti all’aperto per i ristoranti estendendo, invece, in via del tutto provvisoria salvo poi farlo decadere dopo due settimane, il tetto massimo al chiuso da 4 a 6 persone per tavolo (e non 8 come inizialmente trapelato). A farlo sapere sono alcune fonti delle Regioni che, fin dall’inizio, hanno spinto per far passare questa proposta. Nei ristoranti al chiuso in zona bianca, nell’ambito del limite di sei persone al tavolo, sarà previsto un massimo di due nuclei familiari per il contenimento della pandemia del Coronavirus. Il presidente Fedriga, tra l’altro, avrebbe chiesto di valutare l’abolizione dei limiti all’aperto anche per le zone gialle.


Cosa è successo nei giorni scorsi

Uno scontro, quello tra rigoristi e aperturisti, che prosegue da giorni. Da una parte c’è chi – come il Cts e il ministro della Salute Roberto Speranza – non vuole (o, forse, non voleva) cambiare la regola dei quattro commensali per tavolo sia in zona bianca che in zona gialla, dall’altra c’è chi vorrebbe cambiare subito la norma. Tra questi c’è soprattutto, in prima fila, la ministra agli Affari Regionali Mariastella Gelmini. Dello stesso avviso anche il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, secondo cui bisognerebbe portare il limite a 8-10 persone a tavolo, salvo poi togliere i limiti nei primi di luglio quando «la metà di noi sarà vaccinata». A rincarare la dose Andrea Costa, anche lui sottosegretario alla Salute, che ieri aveva detto: «Dobbiamo considerare in maniera diversa le zona gialle rispetto a quelle bianche- Almeno per i ristoranti all’aperto in zona bianca si arrivi a togliere il vincolo del limite massimo di quattro persone al tavolo. Sarebbe un primo segnale di distensione».


Foto in copertina di repertorio: ANSA/ANDREA FASANI

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