Ancora un’estate in vacanza con la guardia alta, quali regole restano al mare e in montagna per evitare il contagio

Regole anche per il calcio balilla, per gli sport sulla battigia e per le immersioni. Meglio prenotare, tramite app, prima di andare in spiaggia

Mentre si discute dell’abolizione dell’obbligo della mascherina all’aperto, si inizia a far chiarezza su quali saranno le regole da seguire per le vacanze estive, così da contenere la pandemia del Coronavirus. Al mare, prima di tutto, visto che sarà una delle mete preferite dagli italiani. Come disposto dalle linee guida della Conferenza Stato-Regioni, si parte dagli ombrelloni che dovranno occupare una superficie di almeno 10 metri quadri; dovranno essere ampliate, poi, le zone d’ombra così da evitare assembramenti. Gli stabilimenti balneari, invece, potranno limitare gli accessi anche con prenotazioni tramite app: dovranno conservare gli elenchi di tutti gli ospiti, con numero di telefono, per ben 14 giorni e potranno rilevare la temperatura all’ingresso, bloccando coloro che superano i 37,5° gradi.


Attività sportive e gite in barca

Gli sport saranno ammessi ma sempre con le dovute precauzioni. Si potranno usare gli spogliatoi e saranno consentite – al mare o sulla battigia – anche tutte quelle attività sportive dove è possibile mantenere una distanza di tre metri. Per le attività in acqua, prima di indossare caschi o cinghie, andranno disinfettate le mani, come scrive La Stampa. Per le immersioni, invece, andrà sostituito il boccaglio di plastica dopo ogni utilizzo disinfettando sempre il resto dell’attrezzatura. In barca, inoltre, sarà obbligatorio l’uso della mascherina e il metro di distanza per le gite tra non conviventi.


Calcio balilla

E se si gioca al calcio balilla? Valgono sempre le linee guida della Conferenza Stato-regioni per la riapertura delle sale giochi. Quindi mascherina sempre e necessità di disinfettare, con regolarità, le maniglie utilizzate durante il gioco. Il ministero della Salute, infine, per le spiagge libere, suggerisce l’impiego di un addetto alla vigilanza; resta salvo il distanziamento interpersonale di un metro, la regolamentazione degli accessi tramite app o il numero chiuso, laddove necessario.

Foto in copertina: UNSPLASH

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