Monopattini elettrici, ecco come possono cambiare le regole di utilizzo: assicurazione e casco obbligatori

Il disegno di legge presentato al Senato prevede anche una serie di multe pesantissime per i contravventori e il carcere per chi guida sotto effetto di stupefacenti

Presto potrebbero cambiare le regole della cosiddetta mobilità gentile: l’exploit dei monopattini, che insieme a biciclette e ad altri mezzi a propulsione elettrica costituiscono un’alternativa green ai veicoli a combustione interna, ha fatto emergere la necessità di regolarne l’utilizzo. A tal proposito, a Palazzo Madama il 16 marzo scorso, è stato presentato un disegno di legge per normare la circolazione dei monopattini elettrici. Primo firmatario, il senatore del Partito democratico Gianni Pittella. Tra le varie proposte contenute nel testo, una – è il secondo articolo del ddl – potrebbe rivoluzionare l’uso dei monopattini: se la legge sarà approvata, diventerà obbligatoria l’assicurazione per circolare sulle strade pubbliche. Chi circolerà sprovvisto di polizza rischierà di incorrere in una multa che va da 500 a 1.500 euro.


Sono diverse le sanzioni contenute nel testo. Ad esempio, già nel primo articolo – in cui si impone il limite di velocità a 25 km/h su strada e a 6 km/h in aree pedonali – vengono elencate le specifiche tecniche e meccaniche che dovranno avere i monopattini. Obbligatoria la presenza di luci, di un regolatore di velocità e di un sistema di frenata idoneo. Se una di queste tre cose non dovesse essere conforme, il conducente rischierà una multa da 100 a 400 euro. Il terzo articolo, poi, parla dell’introduzione del casco: «Durante la marcia, ai conducenti dei monopattini elettrici di età pari o superiore a diciotto anni, è fatto obbligo di indossare e di tenere regolarmente allacciato un casco protettivo conforme alle norme tecniche». Non solo, ci sarà anche l’obbligo di indossare un giubbotto o delle bretelle retroriflettenti. I trasgressori andranno incontro a a una sanzione amministrativa che parte da 83 e arriva a 332. Previsto altresì il fermo amministrativo del veicolo per 60 giorni, 90 se l’infrazione sarà commessa due volte nell’arco di un biennio.


I monopattini elettrici, qualora il ddl venisse convertito in legge, potranno essere guidati sin dai 14 anni, ma solo se i minorenni avranno conseguito la patente di tipo AM. I conducenti più piccoli, tuttavia, dovranno guidare i monopattini soltanto nelle aree pedonali, a una velocità massima di 6 km/h, e sulle piste ciclabili, a una velocità che non superi i 12 km/h. L’articolo cinque del testo depositato al Senato, poi, prevede sette espliciti divieti:

  • di trasportare un passeggero;
  • di trasportare un carico;
  • di spingere o trainare un carico o un veicolo;
  • di farsi trainare o rimorchiare da un veicolo;
  • di guidare il mezzo utilizzando contestualmente il telefono cellulare o qualsiasi altro mezzo di comunicazione;
  • di guidare il mezzo utilizzando contestualmente cuffie o dispositivi di ricezione o lettori audio;
  • di condurre il mezzo con un andamento irregolare e pericoloso in relazione al contesto di circolazione e di effettuare manovre brusche ed acrobazie.

Basterà violare soltanto una delle precedenti disposizioni per ricevere una multa nel range tra 83 e 332 euro. Aspre le sanzioni per chi guida sotto effetto di alcol o droghe: l’ammenda andrà da 1.500 a 6.000 euro ed è previsto l’arresto da sei mesi ad un anno. L’articolo sei regola la sosta e la fermata dei monopattini – vietata su marciapiedi fatte salve le aree adibite a parcheggio -, il numero sette, infine, si sofferma sulle aziende che effettuano servizi di noleggio dei biruote elettrici. «Le imprese di servizi di noleggio di monopattini elettrici, anche in modalità a flusso libero, autorizzati allo svolgimento del servizio devono garantire la copertura assicurativa, la fornitura – di casco, giubbotto o bretelle – al conducente e la verifica dell’età del conducente». Chi affitterà un monopattino e rilascerà dichiarazioni false in merito all’età o al possesso dei dispositivi di protezione, sarà soggetto a una multa che va da 500 a 3.000 euro. Anche le aziende di noleggio che non verificheranno se le condizioni sopracitate siano presenti, incorreranno in una sanzione amministrativa da 500 a 3.000 euro.

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