Spagna, Francia e Regno Unito: cosa sta succedendo con la Variante Delta in Europa

Tra gli effetti collaterali della diffusione del contagio, c’è anche la finale di Euro2020 a Wembley. Una situazione «devastante», come ha riferito l’Oms

Crescono in Europa i timori per la diffusione, sempre più rapida, della variante Delta che fa aumentare i contagi. Vista la situazione alcuni Paesi hanno deciso di inasprire le misure preventive. Altri, di allentare le restrizioni anti Coronavirus, rassicurati dalla vaccinazione di massa, dal minor numero di pazienti in terapia intensiva e dalla diminuzione del numero di morti della tarda primavera. In questo caso la decisione è stata ben accolta dalle imprese del settore del turismo e dell’ospitalità, che all’inizio dell’estate hanno lanciato una campagna chiamata #OpenUpToEurope, contestualmente all’introduzione, il primo luglio, del Certificato Covid. La Spagna, dopo il miglioramento della sua situazione pandemica, ha allentato le restrizioni precedenti nella speranza di attrarre i 17 milioni di turisti prospettati ormai da mesi. La Grecia, fortemente dipendente dalle entrate del turismo, alla fine del mese scorso ha ridotto le regole sull’uso delle mascherine, il coprifuoco e il numero contingentato di visitatori sulle spiagge. Il Regno Unito si appresta a inaugurare il Freedom Day: chiamato così dal primo ministro britannico Boris Johnson, il 19 luglio è la data in cui l’intero Paese riaprirà e saranno eliminate le restrizioni sul numero di persone che possono riunirsi in case private e le raccomandazioni di smart-working.


«Con la variante Delta vediamo un aumento dei contagi in tutto il mondo, perché è una variante tre volte più contagiosa. In Francia la situazione è al momento sotto controllo, siamo sotto i 2.000 nuovi casi al giorno da settimane e i ricoveri e i decessi sono al livello più basso da un anno, ma se non agiamo subito ci sarà un incremento dei casi e dei ricoveri in agosto». Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in un discorso alla nazione trasmesso in diretta tv. «Sarà quindi una estate di vaccinazioni, dobbiamo vaccinare il massimo di persone ovunque e in ogni momento», ha proseguito Macron. «Per proteggerci serve la vaccinazione di tutti i francesi e inizieremo con il personale sanitario, per il quale introduciamo l’obbligo» di vaccinarsi, ha detto. Secondo i dati dell’ultimo monitoraggio redatto dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, tutto il Portogallo e la maggior parte della Spagna sono diventati di nuovo zone rosse. Nel frattempo Cipro è caduta nella categoria più preoccupante, indicata in rosso scuro. Il resto dell’Ue e dello Spazio economico europeo è in gran parte verde, ad eccezione di alcune aree di Paesi Bassi, Irlanda, alcune delle isole greche, Norvegia e Svezia.


Il parere dell’Oms

L’allentamento delle restrizioni è tra i fattori principali di una recrudescenza del virus. Hans Henri P. Kluge, direttore regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), giovedì ha spiegato: «La settimana scorsa il numero di casi è aumentato del 10%, spinto dall’aumento degli assembramenti, dei viaggi, dei raduni e dall’allentamento delle restrizioni sociali». Kluge ha poi precisato che: «Delta supera Alfa per velocità di trasmissione e si sta già traducendo in un aumento dei ricoveri e di decessi».

L’effetto Euro2020

Ma c’è anche Euro2020 tra gli effetti collaterali della nuova ondata di contagi. Secondo un rapporto del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), fino al 3 luglio sono stati scoperti quasi 2.500 casi tra i tifosi che hanno assistito alle partite di persona. Nel rapporto si legge: «Nei Paesi in cui si svolgono eventi di aggregazione di massa come Uefa Euro 2020, in assenza di misure di contenimento sufficienti, il rischio di trasmissione locale e paneuropea del Covid-19, inclusa la diffusione di varianti preoccupanti, è destinato ad aumentare». Severo il giudizio dell’Oms che ha bollato la mancanza di attenzione sui rischi legati alla diffusione del virus durante la finale degli europei di calcio ieri sera a Londra come «devastante». A dirlo, Maria Van Kerkhove, su Twitter. Secondo Van Kerkhove, la presenza di circa 60 mila tifosi inglesi e italiani allo stadio di Wembley ieri sera ha causato un forte rischio di aumentare la diffusione del Covid, in particolare della variante Delta. «Dovrei divertirmi a guardare la trasmissione del virus di fronte ai miei occhi?», ha concluso.

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