Green pass e scuola, tempi stretti per il ritorno in classe da vaccinati. Dadone: «Valutiamo tamponi gratis per i ragazzi»

Quella sul Green pass, ha detto la ministra per le Politiche giovanili, è stata una «mediazione difficile»

Tamponi gratuiti per i più giovani «perché si è consapevoli del fatto che rischierebbe di diventare un aggravio per le famiglie». È questa la proposta avanzata da Fabiana Dadone nel corso di un’intervista ad Agorà Estate su Rai3, e che ha messo al lavoro il Governo e la cabina di regia per cercare di renderla effettiva. La ministra per le Politiche giovanili ha poi parlato della vaccinazione per i ragazzi – nella fascia 12-18 -, spiegando che questi sono stati «gli ultimi a poter accedere alle prenotazione perché si è data priorità alle fasce più a rischio. In questo momento è comunque possibile la prenotazione del vaccino per tutti, per lo meno dai 18 anni in su». Finora, nella fascia 12-19 anni, su una platea di 4.627.514 ragazzi, sono state somministrate 1.260.385 prime dosi e 545.680 seconde dosi.


Scuola, obbligo vaccinale e Green pass

Quanto all’obbligo vaccinale per il personale scolastico, tema ripreso in questi giorni e in attesa di una decisione definitiva, Dadone ha fatto sapere che «Personalmente non sono favorevole alla obbligatorietà per il personale scolastico. Credo sia più importante spingere le persone a vaccinarsi con delle campagne forti, con iniziative di sensibilizzazione forte. L’obbligatorietà non credo sia la soluzione risolutiva». «Il prossimo passo del governo sarà come garantire il rientro a scuola in presenza, perché lo vogliamo garantire a tutti. Ci sarà – ha proseguito – sia la discussione sul rientro in sicurezza dei ragazzi che sulla copertura vaccinale degli insegnanti, da riuscire a raggiungere come obiettivo», ha detto. Sul tavolo c’è infatti la possibilità che il Green pass venga esteso anche alle aula scolastiche, come confermato ieri dal premier Draghi che ha spiegato che nei prossimi giorni si discuterà sul da farsi.


Dadone: «Sul Green pass obbligatorio decisione difficile»

È stata una «mediazione difficile», quella di ieri, 22 luglio, sul Green pass. «Ha comportato una discussione non facile», dice Dadone. «Questo perché il Paese è a un livello di fatica ed esasperazione tale che ci rendiamo conto che la popolazione ha voglia di tornare ad avere libertà» ma ci sono decisioni da prendere anche rispetto alla variante Delta «sempre più in rapida diffusione». «E per evitare chiusure e lockdown abbiamo dovuto optare per il Green pass».

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