Green pass, sabato di proteste in tutta Italia contro l’obbligo: «Basta schiavitù, il Covid è una truffa»

Nel pomeriggio cortei in 25 città, da Roma a Milano: «Ma non chiamateci No vax»

«Passaporto schiavitù», «Pass covidioti» e altri slogan contro la certificazione verde che, a partire dal 6 agosto, permetterà l’accesso a svariate attività. Su Facebook, espressioni di questo tipo rimbalzano in decine di gruppi nati dopo la conferenza di Mario Draghi in cui ha annunciato – giovedì 22 luglio – l’entrata in vigore dell’obbligatorietà del Green pass per ristoranti al chiuso, cinema, teatri, piscine, terme, spazi concorsuali, sale scommesse, grandi eventi, sagre e fiere. Il gruppo sui social che raccoglie più iscritti – quasi 30mila oggi, 24 luglio – è No Green pass! Adesso Basta!. Qui, oltre alle invettive dei singoli, viene fatta una rassegna di tutte le manifestazioni convocate in questa giornata in tutta Italia. Sono 25 le piazze di altrettante città che alle 17.30, in contemporanea, si riempiranno di persone contrarie all’obbligo del Green pass. Ma guai a chiamarle No vax: «Non siamo No vax, non siamo negazionisti, non siamo fascisti, né comunisti – si legge nella presentazione di un altro gruppo organizzatore, Comitato Libera Scelta -. Non dateci etichette solo per creare un’ennesima divisione. Chiediamo che venga garantita, senza discriminazione alcuna, la libertà di vaccinarsi, così come di non farlo».


La manifestazione del Comitato Libera Scelta è stata convocata mercoledì 28 luglio, in Piazza del Popolo, a Roma, ed è quella suffragata da una decina di parlamentari leghisti, Vittorio Sgarbi e Gianluigi Paragone. Oggi pomeriggio, invece, le città che si riempiranno di gente contraria al Green pass sono: Roma, Genova, Firenze, Torino, Cagliari, Biella, Varese, Ostia, Pordenone, Milano, Napoli, Padova, Bologna, Reggio Emilia, Catania, Parma, Ravenna, Bergamo, Lodi, Forlì, Pescara, Como, Palermo, Alessandria e Treviso. Tutte e 25 unite «contro il passaporto schiavitù, contro gli obblighi vaccinali, contro la truffa Covid, contro la dittatura sanitaria», si legge sulle locandine.


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