Vaccini, Conte: «Resto favorevole alla non obbligatorietà». Sul reddito di cittadinanza: «Una misura di civiltà»

L’ex premier ha invitato i cittadini a vaccinarsi per «amor patrio», facendo appello alla responsabilità collettiva

«Resto favorevole alla non obbligatorietà del vaccino»: Giuseppe Conte ribadisce la sua posizione rispetto al dibattito sull’obbligo vaccinale. L’ex premier ritiene che gli italiani abbiano dimostrato responsabilità, e che adesso il problema sia «la variante Delta, che rende più insidiosa questa corsa. Abbiamo un problema sugli over 50 e io continuerei a fare appelli alla responsabilità: fate il vaccino per ‘amor patrio’», ha detto il leader del Movimento 5 stelle dal palco di ‘La Piazza’, organizzato da Affaritaliani.it. A chi gli ha chiesto se le sue parole si incrociassero con quelle della destra, Conte ha risposto: «Io ho fatto appello alla responsabilità, non all’irresponsabilità».


«Confido ci siano le condizioni politiche per portare a termine la legislatura»

«Sono contento per alcune misure perché il governo sta portando avanti il Pnrr, adesso però il piano va attuato. Sono contento per quanto riguarda la strategia sanitaria. Ci sono alcuni aspetti su cui nutro opinioni differenti: non avrei per esempio sospeso il cashback», ha continuato l’ex premier. Mentre sull’ipotesi di andare al voto, «non credo che sia serio invocare il voto in questo momento, non ho fretta di votare per ragioni personali o di Movimento, noi dobbiamo andare avanti sul Pnrr e confido ci siano tutte le condizioni politiche per portare al termine questa legislatura», sottolinea. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, poche ore dopo che Matteo Salvini ha ribadito di volerlo abolire, Conte lo ha definito «una misura di civiltà». «L’Italia è stato l’ultimo Paese dopo la Grecia in Ue a introdurre il reddito. Il problema che l’Italia deve affrontare, semmai, è quello del salario minimo».


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