«Carrà morta per il vaccino, conosco gente che vuole contagiarsi per evitarlo»: le follie No vax del candidato sindaco di Torino

Ivano Verra corre per il movimento Italexit di Paragone e ha una serie di teorie molto “particolari” da esporre sull’epidemia di Covid-19. Nonostante sia un architetto e non un dottore

Si chiama Ivano Verra, è candidato sindaco a Torino per il movimento Italexit di Gianluigi Paragone e ha una serie di teorie molto “particolari” da esporre sull’epidemia di Covid-19, nonostante sia un architetto e non un dottore. Per esempio quelle che ha tirato fuori durante il presidio No Pass di ieri nel capoluogo piemontese: «Raffaella Carrà e Carla Fracci dimostrano le conseguenze del vaccino. Guarda caso sono morte a seguito di un vaccino e guarda caso non si sa di quale malattia». E ancora: «Conosco persone che stanno cercando dei malati di Covid per baciarli. Vorrebbero prendersi il virus così da non doversi vaccinare». Verra, 57 anni, non vuole vaccinarsi «perché ho paura delle conseguenze» e dice che le bare di Bergamo sono «un complotto» (naturalmente non è vero nulla). Sulla sua pagina Facebook elogia la Uno Editori, ovvero la casa editrice che ha rinunciato al Salone del Libro per protesta contro il Green Pass. Ma non risponde (per adesso) a chi gli chiede le prove sulla morte di Carrà per il vaccino. Forse perché si tratta di una notizia falsa, visto che era malata da tempo ed è diventata bersaglio della propaganda No vax soltanto perché si era vaccinata e lo aveva fatto sapere pubblicamente. Carla Fracci invece è morta a causa di un tumore. Chissà chi sono invece quelli che, secondo Verra, vorrebbero ammalarsi di Covid-19 per non immunizzarsi tanto da essere disposti a baciare un contagiato. Anche qui, per ora, nessun nome: soltanto chiacchiere.


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