Salvò Biden da una tempesta di neve, ora la supplica dell’interprete afgano: «Signor presidente, non mi lasci qui»

L’interprete dell’esercito afgano Mohammed non è riuscito a partire con il resto delle truppe americane nei giorni di evacuazione e ora si nasconde dai talebani con la sua famiglia. 13 anni fa aiutò il presidente Usa e due senatori bloccati in una valle dell’Afghanistan

«Signor presidente, non mi dimentichi qui». L’appello disperato rivolto a Joe Biden è dell’interprete dell’esercito afgano Mohammed che tredici anni fa ha aiutato il futuro presidente Usa e altri due senatori, bloccati in una remota valle dell’Afghanistan, a salvarsi dopo che il loro elicottero fu costretto ad atterrare d’urgenza a causa di una tempesta di neve. Ora che il Paese è nuovamente sotto il dominio dei talebani, Mohammed chiede al presidente di ricambiare l’aiuto e di salvarlo da una tempesta ancora più minacciosa. L’interprete si nasconde dai talebani dopo essere stato lasciato indietro durante la ritirata degli Stati Uniti avvenuta fino al 31 agosto scorso. «Non lasciarmi qui, salva me e la mia famiglia», ha detto Mohammed al presidente Usa parlando al Wall Street Journal.


L’interprete ha riferito di aver tentato di accedere all’aeroporto internazionale di Kabul, dove era in corso l’operazione di evacuazione americana, ma le truppe statunitensi hanno respinto sua moglie e i suoi quattro figli, non lasciandogli altra scelta che rimanere insieme alla sua famiglia nella terra dei talebani. Secondo l’ex sergente della Guardia nazionale che tredici anni fa portò con sé Mohammed affinché aiutasse a salvare i senatori, l’interprete in questo momento non sarebbe in grado di completare la sua domanda di visto per lasciare l’Afghanistan a causa di problemi con i documenti necessari, andati in parte perduti dalla Difesa.


La risposta della Casa Bianca

L’addetta stampa della Casa Bianca Jen Psaki quattro giorni fa davanti ai giornalisti ha parlato della storia dell’interprete afgano rivolgendo un messaggio diretto all’uomo in cerca d’aiuto: «Ti tireremo fuori e onoreremo il tuo servizio» ha detto Psaki, «ci stiamo impegnando per fare esattamente questo». Nella stessa occasione Biden ha definito lo sforzo di evacuazione un «successo» affermando che «non esiste una scadenza» per trasportare fuori dal Paese gli americani ancora in Afghanistan. I funzionari statunitensi affermano di essere riusciti a evacuare più di 123 mila persone, tra cui circa 6 mila americani e 73.500 cittadini di paesi terzi e civili afgani a partire dal 14 agosto. Ma Mohammed non è riuscito ancora a fuggire. Insieme a lui almeno 200 americani e un numero indefinito di afgani rimasti bloccati nonostante la promessa di Biden di mantenere la presenza militare statunitense in Afghanistan fino a quando tutti coloro che volevano andarsene non fossero stati evacuati.

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