Ok alla Camera al Dl Green pass. Tregua con la Lega dopo la telefonata Draghi-Salvini: «Soddisfatti per tamponi a prezzo simbolico»


La Camera ha dato il via libera al decreto legge Covid che contiene le norme sul Green pass. I voti a favore sono stati 259, 34 i contrari, 2 gli astenuti. Il testo, che scade il prossimo 21 settembre, ora passa al Senato: contiene anche la proroga a fine anno lo stato di emergenza e rivede i parametri sanitari per il passaggio di colore nelle regioni del Paese. Tra chi ha votato a favore anche i deputati leghisti presenti in Aula: «La Lega è soddisfatta perché, dopo un confronto costruttivo, è riuscita a ottenere dal governo alcuni impegni importanti», avevano detto dai banchi del Carroccio prima della votazione. Fino a ieri ventilava l’ipotesi di un’astensione che avrebbe messo in seria difficoltà la stabilità della maggioranza. L’accordo sarebbe arrivato dopo una telefonata avvenuta ieri, 8 settembre, tra il segretario leghista Matteo Salvini e il premier Mario Draghi.
L’intesa tra Salvini e il Governo riguarda anche sei punti all’ordine del giorno, tra cui «milioni di euro per tamponi a prezzo simbolico per i minorenni e le famiglie in difficoltà, estensione della validità a 72 ore del tampone molecolare, il riconoscimento del tampone salivare rapido, il risarcimento per eventuali danni da vaccino, l’esclusione di obblighi estesi e generalizzati, ad esempio per l’utilizzo dei mezzi pubblici». Secondo fonti della Lega, riportate da Ansa, un altro passaggio importante riguarda «rinvio, rateizzazione e rottamazione delle cartelle esattoriali. Insomma, mentre PD e 5Stelle approvavano la coltivazione e il consumo di droga in casa, la Lega lavorava con Draghi per risolvere problemi ben più reali e concreti», concludono le stesse fonti.
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