No vax e No Green pass tornano in piazza. A Roma e Milano centinaia di persone – Foto e video

Le proteste sono state organizzate sui gruppi Telegram. Attimi di tensione nel capoluogo lombardo. Nella Capitale c’è anche Forza Nuova

I No vax e No Green pass sono tornati in piazza. Le manifestazioni sono state indette in 120 di città, tra cui Milano e Roma. Dopo le indagini sui gruppi Telegram, nella Capitale è Piazza del Popolo il palcoscenico della manifestazione, iniziata alle 17 e convocata da Giuliano Castellino di Forza Nuova: «Non ci saranno sigle o movimenti – aveva detto Castellino – c’è il popolo contro il Green pass e contro questa dittatura». Secondo quanto si apprende da fonti di polizia, sarebbero circa 400 le persone che hanno aderito all’iniziativa, di cui una trentina appartenenti a Forza Nuova. A Milano, invece, i manifestanti si sono riuniti tra Piazza Duomo e Piazza Fontana. «Milano non si piega» e «Vaccino=crimine di Stato» sono alcuni dei cartelli che hanno con loro mentre sfilano gridando «Noi siamo il popolo sovrano».


Le foto da Milano

Fabio Giuffrida per Open | Manifestazione a Milano, 11 settembre 2020
Fabio Giuffrida per Open | Manifestazione a Milano, 11 settembre 2020
Fabio Giuffrida per Open | Manifestazione a Milano, 11 settembre 2020
Fabio Giuffrida per Open | Manifestazione a Milano, 11 settembre 2020

Le indagini in corso

Anche se il blocco dei treni si è rivelato un flop e le inchieste hanno fermato i “Guerrieri“, la protesta non si ferma. Ma nel frattempo gli inquirenti stanno valutando se contestare anche l’ipotesi di associazione per delinquere. «La preoccupazione c’è, perché i toni salgono sempre di più e c’è il rischio che ci siano estremismi che vanno a incidere sulle manifestazioni», ha spiegato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. E proprio perché da quella chat amministrata da un 46enne portinaio milanese, detto Cleytus, è emerso che i sedicenti guerrieri stavano alzando il tiro, come viene spiegato in Procura, si è deciso di intervenire con un blitz, prima che tentassero di passare da parole come «lanciamo molotov contro i camion delle Tv» o «gettiamo tritolo sul Parlamento con un drone», ai fatti. Sul fronte dell’inchiesta milanese, coordinata dal capo del pool dell’antiterrorismo Alberto Nobili e dal pm Piero Basilone, prosegue, invece, il lavoro di identificazione che potrebbe portare ad altre iscrizioni nel registro degli indagati, anche perché sulla chat intervenivano circa 200 persone. Allo stesso tempo gli inquirenti stanno valutando se formulare pure l’ipotesi associativa. Mentre, sempre in Procura a Milano, è aperta anche un’indagine su altri no vax che il 28 agosto hanno assaltato un gazebo del Movimento 5 Stelle. Nel frattempo, non si ferma la serie continua di invettive su altre chat di Telegram. Uno degli ultimi inviti alla mobilitazione prevede il lancio di «uova contro i politici in campagna elettorale», mentre rimbalza anche l’appello a protestare domani pomeriggio in oltre 120 città e «ogni sabato a oltranza».


Proteste anche in Francia

Anche in Francia sono previste quasi 200 manifestazioni contro il lasciapassare sanitario imposto dal governo per contrastare l’epidemia di Covid-19, nono atto di una mobilitazione settimanale in calo da diverse settimane. Le autorità si aspettano circa 170.000 manifestanti in tutto il paese; di queste, 30.000 saranno a Parigi, ha detto una fonte della polizia all’AFP. Nella Capitale sono previsti quattro cortei, due dei quali considerati “sensibili”, si apprende da una fonte della polizia.

Immagini e video: Fabio Giuffrida per Open

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