Stretta del Viminale sulle manifestazioni No Green pass: più controlli in stazioni, aeroporti e caselli

Dopo le proteste violente di oggi, lunedì 30 agosto, il ministero dell’Interno ha deciso di rafforzare la sicurezza in vista delle manifestazioni del prossimo mercoledì

Le proteste contro l’obbligo di esibire il Green pass – che dal primo settembre sarà esteso alle scuole, ai treni, agli aerei e ai bus a lunga percorrenza – sono sfociate in diversi episodi di violenza. A Genova, l’infettivologo Matteo Bassetti è stato inseguito e minacciato da un uomo di 46 anni. Sabato scorso una cronista della Rai e oggi, 30 agosto, un videomaker di Repubblica, sono stati vittime di aggressione. Per evitare che la tensione deflagri mercoledì 1° settembre, quando sono previste manifestazioni in 54 città, il Viminale ha annunciato il rafforzamento delle misure di sicurezza. «Intensificazione dei controlli nelle città interessate da possibili manifestazioni dei No Green pass, che hanno annunciato anche il blocco della circolazione dei treni e altri mezzi per protestare contro l’introduzione del certificato verde dal primo settembre sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza», è quanto previsto dal ministero dell’Interno. Più controlli nelle stazioni ferroviarie, aeroportuali e ai caselli autostradali, con monitoraggio di uscite e ingressi soprattutto per chi viaggia in gruppo Il Viminale, in una nota, fa sapere comunque che assicurerà come «sempre la libertà di manifestare pacificamente nel rispetto delle regole ma non saranno ammessi atti di violenza e minacce. È grande l’impegno delle forze di Polizia che sono al lavoro quotidianamente per assicurare il controllo del territorio, l’ordine pubblico e l’attività investigativa per individuare chi si inserisce nelle manifestazioni di piazza con atti di violenza e di intolleranza».


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